Quando la normalità, il tran tran quotidiano, possono mascherare il seme della follia. Questo è il thriller psicologico di Giampaolo Bellucci, ambientato a Perugia, in una Perugia sfavillante, quella dei primi anni ’90, quando tutto sembrava procedere senza ombre, come la vita di Giordano, un uomo qualunque, sereno e appagato che lavora in un bar del capoluogo umbro e che ha una relazione senza scossoni con la bellissima Ines.
Il quadro della tranquillità. E del riscatto da un passato complesso segnato dalla violenza familiare.
Il destino, però, reclama sempre il conto. Giordano viene arrestato per omicidio di primo grado. Rayna de Belli, misteriosamente capitata nella sua vita, è stata uccisa. Giordano e Ines ne hanno occultato il cadavere con agghiacciante sangue freddo fino a quando il corpo non è riaffiorato chiedendo giustizia.
Nel mezzo, la deriva impensata e impensabile di un uomo fagocitato dai propri demoni, affogato in un dedalo di ossessioni, violenza, amore, passione.
La scrittura è nitida, a tratti quasi fotografica, alimentando il senso di angoscia del lettore che viene sempre più coinvolto nel vortice della deriva mentale ed emotiva di uomo “normale”.