L'ultimo concerto: malinconia e attesa...

Creato il 29 novembre 2015 da Andrea

Ieri e oggi, in una visita lampo, sono stato a Dublino a vedere il mio ultimo concerto degli U2 per quest'anno e per questo tour mondiale.

È difficile ripercorrere i momenti di questo percorso. Sono state ben 9 serate e a volte giornate uniche e dense.

Laura. La musica, i colori, i volti, gli odori e i sapori. Uno spettacolo fantastico e che mi ha fatto viaggiare con la fantasia e fisicamente.

Non parlerò della musica: il suo significato non credo sa del tutto comprensibile ad altri che a me.

Parlerò invece della malinconia che accompagna l'inizio della nuova attesa delle scariche di adrenalina di Streets. È una sensazione impalpabile eppure tremendamente presente di vuoto. Il non avere un'altra serata da vivere se non in un tempo indefinito, l'assenza di quelle note fin troppo conosciute, quasi consumate, eppure pronte a risorgere dalle ceneri di una serata di fuoco. Il groppo in gola. Beh, quello che resta è una gran voglia di poterci essere di nuovo, e presto.

E tutto ciò lo scrive uno che è un appassionato seguace, ma che non ama definirsi un folle fan... Forse sarebbe meglio scendere a patti con questa dolce e indolore pazzia...

L'attesa è quindi già iniziata un minuto dopo l'ultima nota di Streets, con la consapevolezza di dover aspettare per poterla urlare di nuovo con almeno ventimila persone e uno che l'ha inventata...

Speriamo oggi non sarà una lunga attesa, ma questo, come ogni vicenda umana è difficilmente prevedibile.

Nel frattempo cercherò di nuovo di suicidare da quel dolce zucchero delle serate andate, alla ricerca di battiti del cuore che ci fanno guardare avanti e indietro con un sorriso....


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