L’umile Jorginho: “Vivevo con 20 euro a settimana…”

Creato il 05 marzo 2014 da Vesuviolive

Il centrocampista del Napoli, Jorginho, racconta in una lunga intervista al Corriere dello Sport la sua storia calcistica fin da quando era un bambino. Eccone uno stralcio significativo: “Inizio a muovere i primi passi calcistici a tredici anni, in una scuola calcio vicino casa gestita da due procuratori italiani e due brasiliani. Eravamo una cinquantina di ragazzi, ma io volevo i miei genitori che mi hanno convinto a credere in questo sogno. Se non fosse stato per loro non ce l’avrei fatta. Poi a quindici anni arrivai a Verona, un posto nuovo per me. Non era facile stare lontano da casa, mi davano anche la paghetta di venti euro settimanali. Ho vissuto i mesi più difficili della mia vita. Ho conosciuto tre persone che avrei piacere venissero citate: Nicola Fittà, che ora è il mio mental coach; Corrado Alban e il portiere del Verona, Rafael. Non potrò mai dimenticare ciò che hanno fatto per me, standomi al fianco, portandomi tra i loro figli, dandomi il sostegno necessario. Lei sa, venti euro sono il nulla, ci compri niente, non quello che vorresti, pur non avendo grosse pretese.  E poi l’affetto, la possibilità di non avvertire la solitudine. Ero ancora un bambino, io. Ma cominciai a ragionare da grande”.


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