Non sarò io la prima né l’ultima a raccontare della vergogna e dell’umiliazione messa in atto da una certa casta del popolo italiano. Ma voglio comunque scriverne, per lasciare testimonianza anche qui dello scempio fatto all’arte, alla cultura, alla libertà.
Perché il grido deve levarsi alto.
Uno stato che copre opere d’arte con scatoloni perché la loro nudità avrebbe urtato la sensibilità di tal Rohani, è uno stato fallito.
E non so come possa risolvere i suoi problemi se l’unica cosa che davvero conta sono i 17 miliardi di investimenti che lo stato iraniano porterà in italia. Nessun interesse ai bambini, alle donne, alla scuola, all’ecologia, alla legge: solo mere questioni economiche che si spartiranno i soliti quattro.
Siamo stati umiliati, noi tutti. E questa è la fine della civiltà.
Chiara