L'umore del tempo e i lavori nel campo...

Creato il 27 gennaio 2011 da Pachamamae
Due domeniche fa, bellissima giornata di sole, un tepore quasi primaverile. Una sensazione fanstastica.
Ho deciso di iniziare la vangatura del nostro "sarà" orto. Il terreno era perfetto, né troppo asciutto, né troppo bagnato. Dopo le prime vangate ero già in maniche corte! 'Na faticaccia! Gli anni passati chiamavamo un signore con trattore, aratro e fresa che ci preparava il terreno a primavera per iniziare i trapianti. Quest'anno ho deciso di farmi del male da sola... Mi spiego meglio. Dopo essermi documentata, attraverso varie letture ed esperienze altrui, ho deciso di intraprendere l'esperienza dell'orto sinergico. Quindi mentre prima, il terreno veniva aratro e fresato meccanicamente ad ogni stagione, quest'anno l'orto lo faremo in un pezzo di terra e qui rimarrà fisso. Prepareremo perciò  il terreno per la coltivazione solo una volta e con solo le nostre forze.Dovremo creare dei bancali (delle specie di aiuole) alte almeno 30cm e larghe almeno 120cm ca. dove pianteremo o semineremo. Queste aiuole verranno poi pacciamate con paglia, foglie. rametti, compost.. e opportunamente dotate di impianto di irrigazione.Questa è l'idea ed il principio. Intanto iniziamo poi si vedrà...-------------------------------------------------------------------------------------------------------------L’ Orto Sinergico è un metodo elaborato dall’ agricoltrice spagnola Emilia Hazelip.  

I principi dell’agricoltura sinergica sono:

- non arare ne zappare- non compattare il suolo- non concimare
- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.Il sistema di coltivazione della Hazelip e’ chiamato ”agricoltura sinergica” perchè prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra diverse piante (sinergia = energie collaboranti concettualmente unibili in una sola energia per un unico scopo collettivo … le piante si aiutano a vicenda come in una simbiosi allargata e varia).
Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:
1) almeno una LEGUMINOSA (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.
Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, HANNO LA CAPACITA’ DI FISSARE L’ AZOTO ATMOSFERICO NEL SUOLO (principale nutrimento di tutte le piante).
2) almeno una LILIACEA (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”).
Le liliacee TENGONO LONTANI I BATTERI per le loro caratteristiche chimico-biologiche.
3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le piante (perchè non si ”soffochino” reciprocamente).
SAREBBE MEGLIO COLTIVARE ANCHE DEI FIORI nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.
Le Erbe Spontanee (classicamente chiamate ”erbacce”) possono aiutare a trattenere umidità nel suolo (con le loro radici) e sono da rimuovere (a mano e generalmente senza sradicare completamente) e sfoltire SOLO NEL CASO CHE SOFFOCHINO IL NOSTRO SEMINATO GERMOGLIANTE O ADOMBRINO LE NOSTRE PIANTE COLTIVATE E I LORO FIORI-FRUTTI.
Naturalmente alcune erbe spontanee non sono aggressive-infestanti, oppure sono medicinali, oppure commestibili, in questi casi ovviamente NON vanno assolutamente danneggiate (al massimo sfoltite in modo mirato ed utilizzate).
Fonte:http://selvatici.wordpress.com/quaderni-dellortigiano/orto-sinergico/
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 A fine giornata ecco il lavoro che siamo riusciti a fare.
 Però mi sono resa conto che i bancali sono troppo stretti, devo allargarli.

E mentre io vangavo, il nonno ha potato la vite

Christian intanto cercava di spostare un grosso sasso, scavato fuori dal terreno l'estate scorsa, per metterlo in un posto dove non intralci il taglio dell'erba.

Domenica scorsa speravo di proseguire con il lavoro invece ha fatto troppo freddo: la terra era completamente ghiacciata ed è rimasta durissima fino a sera.
Naturalmente questa è la normalità per la stagione, quella domenica così caldina è stata uno sbalzo di umore del Sig. Tempo!

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