L'uncinetto come la bicicletta

Da Paola50
Già, ho sempre sentito dire che una volta che hai  imparato ad andare in bicicletta non te lo  dimentichi più, e, quando ci sali di nuovo, anche se sono passati anni, è come se tu ne fossi appena sceso.....la stessa cosa , per me,  è stato relativamente all'uncinetto: era da più di vent'anni che non lo usavo più.
In effetti ricordo che smisi di "uncinettare" perchè mi causava dolore alla spalla e al polso destri. 
Ebbene, da quando è venuta ad abitare con noi mamma N.,  la madre di mio marito, dato che ha espresso il desiderio di fare trine,  tramezzi e affini e collaterali, come direbbe il grande Totò, per seguirla ed aiutarla, ho ripreso a fare l'uncinetto...sorprendente è che mi ricordo tutto perfettamente, ma la cosa eccezionale è che non mi fa male né la spalla né il polso, e, per giunta mi rilassa la mente.
Così lei ha iniziato a fare dei tramezzi e uno è servito per  allargare una tovaglietta: nel mezzo ho attaccato il suo tramezzo, ai lati dei tramezzi di merceria, e giro giro, abbiamo lavorato a quattro mani per la trina che rifinisce il tutto... a quattro mani, perché gli angoli e il bordino di finitura ha voluto che li facessi io.

Intanto mi ero messa a confezionare piccole cose:
dei sacchettini porta-lavanda, piccoli regalini di Natale,come questi
una trina per rifinire un centro che ho ricamato e che ho regalato insieme ad un altro porta-lavanda, 

 poi, una trina per rinnovare la mensola del bagno:
infatti c'era questa
una semplice striscia su cui avevo applicato del San Galloe adesso c'è la mia trina, applicata a punto a giorno e rifinita con un  fiocchino di raso rosa 

Nel frattempo, mamma N. eseguiva altri tramezzi : due più grandi, tre più piccolini e uno di sette metri e mezzo!!!! già... e pensate che ad  aprile compirà 90 anni!  per soddisfare la curiosità di chi si sarà chiesto a cosa servivano,   ecco qua: c'era una tovaglietta a quadretti bianchi e rossi, semplicissima e ora..... c'è questa


Ho assemblato i vari tramezzi con le due metà della tovaglia, ho aggiunto quattro tovaglioli ( tanto ormai si usa molto più volentieri i tovaglioli di carta) e alla fine i sette metri e mezzo tutt'intorno, rifiniti con una puntina.... carina, no? andrà bene anche per il Natale, dato i colori e il motivo dei tramezzi con le stelle.
Non appena mamma N. sta per finire un lavoro, comincia a dire" E dopo cosa faccio?" così mi metto a inventare qualcos'altro... ad esempio, in un giornalino lei era rimasta colpita da un tramezzo con le rose ... e così l'ha fatto: da un  pezzo di stoffa rosa  ho tagliato un cerchio ed ecco: ci ho "costruito" un centro ed ho rifinito il tramezzo con una trina; ora dovrò cercare un ricamo adatto: quando lo avrò terminato ve lo farò vedere.
Ancora la famosa domanda" ora cosa faccio?" e così ho pensato di rinnovare le mensole delle vetrinette  della mia cucina:anche in queste c'è lo stesso semplice San Gallo che un pochino mi è venuto a noia.... ma potrà sempre costituire un ricambio! .......PRIMA......
e, mentre lei si dava da fare a preparare la trina per le mensoline, io ho ricamato delle rose in un centro che ho rifinito con una trinae che ho sistemato sul tavolincino accanto al divano.
 E per le mensole di cucina? et voilà!... mamma N. ha finito il suo lavoro ed ho potuto preparare sei copri mensola come questo: ho applicato i tramezzi a punto a giorno e li ho rifiniti con  trina e  picot.

 .......DOPO.....


Insomma, in questi ultimi mesi, non posso dire di essermi annoiata... un pochino stanca di testa sì, lo sono, ma in fondo al cuore sono anche alquanto soddisfatta: con mamma N. non è facile rapportarsi, vuoi per l'età e vuoi per il suo carattere forte di donna siciliana;  ma in questo modo forse si è trovato il modo di una strada comune da percorrere insieme, finché sarà possibile.
E sapete cosa ha detto quando ha finito i tramezzi per le mensole? provate a indovinare?

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