L'unica figlia: il dipinto

Creato il 04 settembre 2010 da Mauser @Mauser89

Miei cari, come state?
Io così così perchè c'è una certa persona in partenza per il Belgio e, anche se è un passo importante per la vita e la carriera, mi dispiace un po'. È una storia complicata e non starò qui a raccontarla, però per consolarmi ho fatto un giretto per la rete alla ricerca di qualcosa che mi tirasse su di morale. Oltre alle mie amiche di Twitter, che mi hanno aiutata e fatta sorridere con le loro foto e le loro battute, anche la storia, mia fedel amica e compagna ha fatto un cenno verso di me e mi ha regalato la scoperta di questo bellissimo dipinto che adesso vi propongo.

Scheda tecnica
Titolo dell'opera: The only daughter
Traduzione: Figlia unica
Autore: James Hayllar
Anno: 1875
Tipo di pittura: olio su tela
Il dipinto, come è ben comprensibile, racconta una scena del fidanzamento dei due giovani, nello specifico il momento in cui il padre di lei, figlia unica, come ci dice il titolo, concede il suo benestare al matrimonio, sebbene non entusiasta di doversi separare dalla sua unica bambina.
La ragazza, che ringrazia il genitore, gli sta abbracciando il capo, mentre la mano è tenuta dal fidanzato, protettivo e geloso.
Al centro della scena, la madre della ragazza, già anziana, sembra stare esprimendo la sua gioia per il futuro matrimonio, comunque colta di sorpresa dalla notizia, visto che la si vede mentre ha ancora il ricamo in grembo.
Mi sembrava un dipinto adatto ad essere presentato come conclusione del lungo ciclo di approfondimenti legati al matrimonio. Nello specifico questo si colloca nei post su Corteggiamento&Fidanzamento.
Il dipinto, accuratissimo nei dettagli più piccoli, rappresenta una scena quasi quotidiana, ricchissima di particolari che ci trasmettono il calore familiare in cui l'autore ha voluto riprodurre la scena.
Alcuni di questi, come già accaduto per un altro dipinto che ho analizzato in precedenza intotlato La proposta di matrimonio, sono allegorie dell'amore, del clima familiare e della fedeltà coniugale, altri ci svelano tratti del carattere dei protagonisti.
Vediamone alcuni:
Dettagli circa le relazioni umane
Il padre e la figlia: padre e figlia sono al centro della vicenda ed è proprio dal loro gesto che si comprende appieno il legame e l'affetto che li lega, esaltato dalla consapevolezza che, ci dice Hayllar, lei è la sua unica bambina.
Questa caratteristica ci viene mostrata attraverso l'abbraccio felice e riconoscente che la ragazza concede al genitore, stringendogli dolcemente la mano sulla spalla, grata della compensione che il genitore, seppure con riserve, ha accordato ai due innamorati.
Personalmente questo dettaglio è quello che preferisco, sebbene io, figlia unica a mia volta, non abbia lo stesso tipo di idilliaco rapporto con mio padre e chi mi conosce lo sa bene [perchè gli ho fatto una testa così sulla questione].
Il fidanzato geloso: una caratteristica che nei quadri avevo visto di rado e ancora meno trasposta con tanta delicatezza eppure profondità. Il fidanzato della ragazza, nostra protagonista, mentre questa sta ringraziando affettuosamente il genitore, le stringe ancora possessivamente la mano, quasi non volesse farla allontanare troppo per paura di perderla, oppure retaggio del momento in cui i due hanno annunciato le loro intenzioni ai genitori.
Il cane fedele: anche in questo dipinto torniamo sul cliché del cane come simbolo di fedeltà coniugale, sia per quanto riguarda i genitori della giovane, sia per le intenzioni future dei due innamorati. Direi che è un messaggio positivo, anche se trito e abusato, almeno si inizia l'avventura con l'intenzione di far le cose perbene (che non è il pensiero comune di tutte le coppie di sposi)
Vita quotidiana
Il giornale: che sia un dipinto piuttosto tardivo dell'Ottocento lo si capisce da diversi fattori, non solo dalla moda presentata, ma uno dei più significativi è senz'altro il quotidiano che il padre della ragazza regge nella mano sinistra, dimenticato dopo la discussione e l'approvazione sul matrimonio di lei e del suo galante. I giornali erano nel XIX secolo estremamente costosi e per risparmiare li si leggeva al bar, nelle caffetterie o nei club e salotti, di sicuro non lo si comprava. I prezzi dei periodici divennero più accessibili verso gli anni '70 del secolo.
Il ricamo dimenticato: la madre della ragazza, proprio al centro della scena sebbene non protagonista, attira l'attenzione per il suo abbigliamento scuro e, nel mare di nero, una chiazza bianca: il ricamo dimenticato per la sorpresa della notizia che la figlia ha portato ai genitori e la soddisfazione di tale novella gliela si legge nel sorriso e nei gesti
Il libro dimenticato: altro dettaglio di scena assolutamente quotidiana, ovvero il libro aperto, lasciato su un panchetto in attesa di essere ripreso, ma al momento del tutto ignorato nella scena, mi piace guardare questi particolari e domandarmi quante persone li avrebbero rappresentati se avessero dovuto dipingere una scena simile. E avete notato la cura nel ricopiare il ricamo sul poggiapiedi?
I ritratti dei genitori: nell'angolo dietro il fidanzato geloso, avete colto i due piccoli ritratti dei genitori di lei? Era un'usanza molto in voga nelle famiglie borghesi di far realizzare due silhouette oppure due ritratti economici degli sposi da giovani e appenderli in soggiorno. Questo quado sembra davvero un'enciclopedia illustrata della quotidianità tardo vittoriana.
La posizione della testa del futuro sposo, posta esattamente tra i quadri dei suoceri, è un chiaro riferimento ai suoi doveri dinastici per il portare avanti la famiglia.
La gabbia del canarino, la pianta e i libri: questi particolari mi hanno davvero toccata, non è da tutti rappresentare la gabbia del canarino appesa di fronte alla finestra, soprattutto per la sua esoticità, analogamente l'autore ha voluto essere pignolo e sotto ha aggiunto un verdeggiante vaso con pianta e sullo stesso mobiletto sono posati alcuni libri di lettura, probabilmente le poche letture della casa, visto che i libri erano costosi e non tutti ne possedevano in grande quantità.
Certo il quadro è un po' leccato, tutto è perfetto e immacolato, niente mele marce alla Caravaggio, niente dettagli fuori luogo, tutto è integro e vitale, però lo trovo molto grazioso ugualmente e, come accennato sopra, rappresenta davvero una piccola enciclopedia della quotidianità domestica e ci aiuta ad approfondire la vita di allora.
Per quanto riguarda l'artista, visto che mi piacciono molto i suoi dipinti, a breve butterò giù una bozza su di lui e tra qualche giorno dovreste trovarvi un post al riguardo.
Baci a tutti

Mauser


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