Adesso non so esattamente se questo mi sia stato ispirato da quella flaccida e inutile persona che continua a fare un gioco comunicativo da tiro e molla, utile quanto un appendiabiti in piscina, oppure per la storia di Mayra Rosales che in cinque anni è riuscita a perdere 450 kg ...
Ma il fatto è semplice, è tutto nella motivazione, nella volontà di fare qualcosa, di crederci senza lasciarsi andare al "fancazzismo" esteso, combattere contro le proprie debolezze e renderle un punto di partenza e successivamente di forza.
In pratica se penso di non poter dimagrire, perché pur facendo sacrifici, tipo una settimana, non perdo un etto, e quindi alla prima costipazione torno subito a mangiare le peggiori schifezze, merendine, cioccolatini vari, pasticcini , gelati e tutte queste cose, con la scusa : "tanto non serve a niente" ... non riuscirò a mai, perché la motivazione non può mai essere una condizione ma una convinzione.
Può servire in questa fase iniziale prendere come spunto motivazionale la figura di persone che immaginiamo o ipotizziamo ci siano avverse e renderle UNA SORTA DI NEMICO , di ostacolo del nostro percorso, fonte di critici giudizi riguardo la nostra capacità.
Nel tempo queste figure perderanno valore e interesse, perché la nostra convinzione e sicurezza troverà nuovi stimoli, nuovi punti di confronto, e subentrerà una fase di pericolo, al limite tra estrema convinzione e fanatismo. Per evitare l'eccesso, dovremo diversificare la nostra sfida, raggiunto l'obiettivo trovare nuovi modi di crescita e altri ostacoli da poter superare