L’Unico Vero Testo Sacro

Creato il 14 settembre 2010 da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Terry Jones - il pastore statunitense che qualche giorno fa ha invitato i cristiani di tutto il mondo a celebrare l’anniversario dell’11 Settembre bruciando le copie del Corano – deve essere andato a ripetizione di massmediologia da Umberto Bossi, ed aver così imparato la grande lezione del Senatur: “tu spara una cazzata di proporzioni colossali, e vedrai che gran ritorno di popolarità!”
E’ la conseguenza più grave (imprevedibile nel 1978, anno del provvedimento), di quella Legge 180 che sancì la chiusura dei manicomi. Il suo promotore, il povero Franco Basaglia, sperava, con il decreto, di riuscire a dimostrare che i malati di mente avrebbero potuto essere curati con una forma blanda e umana di trattamento; non immaginava certo che tutti i mitomani, vedendosi mancare un luogo in cui ritrovarsi, si sarebbero dati appuntamento in televisione e in parlamento.
Così, probabilmente ispirato dalle continue sparate da politica dell’assurdo del nostro Ministro per le Riforme, un pretuccolo protestante da quattro soldi, grazie alla cassa di risonanza della CNN, è riuscito a scatenare un gran casino cosmico semplicemente rilasciando un’intervista a base di intolleranze e stupidaggini naziste.
Non ho dubbi che negli Stati Uniti, in qualche paesino sperduto della campagna spagnola, e a casa di Paola Binetti, una decina di copie del Corano siano andate in cenere, sabato scorso. E adesso mi mette i brividi scorrere le immagini in arrivo dall’India e pensare che a scatenarle è stata una specie di rubrica di Don Mazzi a Domenica In.
Per fortuna, a rassicurarci tutti e a stemperare l’angosciante minaccia di una crisi religiosa capace di spezzare il mondo in due, arriva nelle nostre case proprio in questi giorni l’Unico Vero Testo Sacro che meglio racchiude e sintetizza le speranze di tre quarti della popolazione cosmica (e i sogni della restante fetta, non ancora illuminata da tale potenza superiore, ma in fiduciosa attesa dell’arrivo del Verbo anche nei territori al momento non toccati da questo nuovo Messia).
Ma quale Bibbia! Ma quale Corano! E smettiamola anche con la buffonata integralista di Scientology!
La Sacra Scrittura Globale per l’intera popolazione dell’Universo è una e una sola: Il Catalogo Ikea.
Fatevi un giretto nei cinque continenti, e potrete solo darmi ragione. Dall’Alaska alla’Arabia Saudita, da San Francisco a Mosca, da Cipro alla Cina, un'unica immaginetta santa vien fuori dai cassetti dei comodini accanto al letto: quella della poltrona Poang, impiallacciatura in betulla, tela portante di polipropilene, fasce intrecciate in poliestere, con nastro a strappo e cerniera.
E non si possono nutrire dubbi sul fatto che ormai il vecchio crocifisso appeso sopra il talamo sia stato sostituito dai fiori autoadesivi Slätthult, o dal poster Agnaryd ben riposto dentro la sua cornice Ribba.
Senza lasciar da parte un’ulteriore riflessione. Di tutti i cattolici che io conosco, non raggiunge neanche il 5% la quantità di quelli che frequentano la messa ogni domenica. E le mie amicizie musulmane mi hanno dimostrato che tutte le religioni hanno un minimo comun denominatore, vale a dire questo rito comune di dire bene e razzolare male.
Al contrario – lo giuro sul Divano Klippan - nessuno degli adepti della Cucina Faktum si sognerebbe mai di lasciar passare una settimana senza aver fatto un giretto tra gli scaffali del Tempio del Dio Billy.
E’ infatti un must imprescindibile, per i milioni di praticanti di questo nuovo credo, purificarsi l’anima una volta ogni sette giorni infilando nella borsa gialla almeno un pacco di Tovaglioli Punktlig o un Portavasi Fridfull, per poi passare al confessionale della cassa e guadagnarsi, con una strisciata di Mastercard, l’ingresso in un soggiorno eterno.


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