L'uno e l'altro - Racconto (Ep1)

Da Cok7sette @cok7sette
Al solito mi ritrovo qui a dare forma ad un'embrione di idea malsana. Un nuovo, distorto, assurdo, forse comico sogno ad occhi aperti. Come andrà a finire lo scopriremo insieme. Io so solo che i protagonisti sono...

L'uno e l'altroL'uno è alla prima esperienza, è agitato, nervoso, ma è convinto di sapere tutto quello che c'è da sapere.La solita arroganza dei giovani, è convinto che l'altro non abbia nulla da insegnargli.L'uno è giovane mentre l'altro; che dire dell'altro.Non è anagraficamente vecchio. Non ha ottant'anni suonati, non soffre di malattie degenerative legate all'età che so tipo cataratta o osteoporosi, nulla del genere, ma è stanco.Il mestiere che fa è logorante, stancante, stressante. Perché è un mestiere pericoloso, ma che da ottimi frutti, non sempre ma spesso.L'uno e l'altro sono scassinatori professionisti. Almeno, l'altro si reputa tale mentre l'uno, che ancora deve dare prova delle sue abilità reali, aspira ad esserlo.L'altro ha sempre lavorato da solo e nella sua più che ventennale carriera ha avuto alti e bassi, e i bassi li ha ripagati quasi sempre con un soggiorno forzato a carico dello stato. "Al gabbio" si dice nel gergo della mala, e lui quel gergo lo conosce per bene, anche se non lo sfoggia.L'uno invece è ancora intonso da quel punto di vista. Grazie alle nuove tecnologie ha sempre lavorato da casa, collegato ad un qualche terminale di una qualche rete.L'altro non ha ben chiaro come funzionino certe cose, non è riuscito a tenersi abbastanza aggiornato. Tenere il passo con le nuove tecnologie è diventato impossibile per lui, non ha più l'elasticità mentale per farlo e nemmeno la voglia a dire la verità. Troppo computer, troppa informatica. Tutto troppo virtuale. Per l'altro, finché si poteva risolvere tutto con qualche saldatura a stagno, finché l'elettronica era una mera questione di circuiti tutto era filato liscio, ma quando era iniziata l'era della sicurezza informatica era stato l'inizio della fine. Quando non era più stato nemmeno in grado di scassinare il più becero dei bancomat aveva capito che gli serviva un socio e così ne aveva trovato uno. L'uno per l'appunto.L'uno era davvero in gamba nel suo mestiere. Aveva studiato molto per sapere fare le cose che sapeva fare ed era veloce ed assai abile nel farle, oltretutto. Sarebbe stato il compagno ideale per l'altro se non fosse che era un piccolo sbruffone senza rispetto. O così almeno lo percepisce l'altro; la cosa lo infastidisce davvero molto, ai limiti dell'orticaria si potrebbe dire.L'altro, avendo più esperienza nel settore generico del delinquere ha, nel tempo, sviluppato e coltivato una certa tendenza alla violenza mentre l'uno... be, l'uno "vorrebbe" averla quella tendenza. Vi aspira, ma le uniche creature su cui ha mai osato fare violenza erano altri nerd come lui, e mai "dal vivo". Sempre solo virtualmente, su questo o quel videogioco giocati in rete.L'uno non ha mai realmente commesso un vero atto di violenza su un altro essere umano mentre l'altro, che è ormai al limite della sopportazione, ha in mente almeno tre dozzine di modi diversi per liberarsi del problema. Almeno venti di questi modi non prevedono una fine veloce ed indolore per il suo socio temporaneo, e sono quelle che attualmente preferisce.Però c'è un lavoro da finire, un compito da portare a termine e, finché l'uno sarà necessario all'altro, la vita di entrambi è legata a doppio filo. Ovviamente l'altro ha deciso tutto, tutto è stato accuratamente pianificato. Per lui questo sarà l'ultimo lavoro, il botto finale. La pensione finalmente!Per l'uno invece questo dovrebbe essere l'ingresso nel mondo dei VIP del crimine. Ci crede fortemente, è convinto di avere tutte le carte in regole lui, non come quel vecchio bifolco che è costretto a tirarsi dietro. E' anche convinto che il 30 per cento del malloppo sia una quota ingiusta, si sente sfruttato solo perché è giovane e, a detta dell'altro, inesperto.E' vero, è stato l'altro a concepire il colpo, a trovare le mappe e a trovare il modo di arrivare fin di fronte alla cassaforte elettronicamente più avanzata su cui entrambi abbiamo mai messo gli occhi, ma senza di lui l'altro non sarebbe mai potuto andare oltre. Quindi lui è necessario. E' lui la chiave del successo e lui, quindi, logicamente, vuole di più. Lui predente di più. Deve solo trovare il modo ed il momento giusto per informare della cosa l'altro.Se l'altro fosse stato informato delle pretese dell'uno forse avrebbe pensato che era un ingrato, era stato lui a "tirarlo nel giro" dopo tutto. Che senza di lui non avrebbe mai potuto arrivare fino a li, ma poi avrebbe capito di avere le mani legate, avrebbe accettato, facendo buon viso a cattivo gioco e poi, alla fine del lavoro, una volta che sarebbe stato il momento di spartire il bottino, una volta fatti i dovuti conti per il fondo pensione, avrebbe realizzato che così facendo il suo progetto di pensionamento anticipato sarebbe andato a farsi benedire ed allora avrebbe agito nell'unico modo possibile, ovvero pescando a caso un modo per far fuori quell'irritante pivello ed intascarsi il malloppo. Tutto il malloppo.Quando arriva però, l'inghippo, la svolta del destino, la fregatura che tutti si aspettano e nessuno mai s'augura per se stesso?Arriva nel momento meno opportuno, come fa sempre, come tutti sanno bene. Il fato ama giocare questo genere di scherzi ed a entrami, sia l'uno che l'altro, è già successo qualcosa del genere in passato.Il terzo incomodo. L'invitato non invitato. l'imbucato piantagrane. A tutti è capitato e nessuno se lo aspetta mai. Nessuno lo vuole ma, be! Capita!Nello specifico trattasi del legittimo proprietario della cassaforte che da ore, tra alterne fortune ed una fiorente dose di bestemmie ed improperi , stanno cercando di aprire. Trattasi di uno che potrebbe dare l'allarme, ma trattasi anche di un ostaggio, che conosce la combinazione del marchingegno oltretutto.La cosa non sfugge all'altro anzi, è la prima cosa che gli viene in mente mentre l'uno. Be, per lui il tutto si riduce al fatto che ha per le mani il suo primo ostaggio. E' emozionatissimo. Elettrizzato. No sa bene da dove iniziare, ma avere a disposizione un essere umano indifeso e vulnerabile; be, gli sembra irreale che possa essere vero tanto è un'esperienza fantastica.

Diciamoci la verità, l'altro se potesse rapirebbe e torturerebbe persone di professione. E' decisamente un caso border line. Troppo computer, troppo virtuale e tutta questa realtà lo eccita tanto da sembrare troppa, troppa da gestire tutta in una volta.
Per l'uno, nonostante non sia una novità assoluta, avere un ostaggio da gestire è una scocciatura, un intoppo. Cazzo, ma non doveva essere fuori per tutto il mese?! E' decisamente arrabbiato insomma.


Ed ora le brutte notizie, o meglio, l'idea.

Come andiamo avanti?
Come continuerà questa storia?
Ve l'avevo detto, io non lo so, voi avete qualche idea?