L'uomo a cui esplose il cervello

Da Marta Saponaro

L'UOMO A CUI ESPLOSE IL CERVELLO


Un libro interessante è la storia di questo ragazzo indiano Ashok Rajamani che ad un certo punto mentre è alla festa di matrimonio di suo fratello sente come se nella sua testa fosse esploso il cervello mentre sta cadendo a terra pensa "O mio Dio sono fottutamente cieco...le cose che dicevano sui rischi della masturbazione erano vere...". Infatti preso dall'eccitazione della festa Ashok è in bagno a fare sesso con se stesso. Dopo il ricovero in ospedale il medico spiega che nel cervello è scoppiato un aneurisma ma siccome la situazione è così grave che l'unica cosa possibile è l'intervento. Il rischio è alto può rimanere semi o totalmente paralizzato e tantissimi altri disturbi. Non essendoci altre possibilità viene eseguito l'intervento chirurgico che gli lascia delle placche di titanio sulla nuca. Segue un lungo periodo di ribilitazione dove il ragazzo di venticinque anni si rivede essere un bambino: deve imparare nuovamente a camminare, parlare insomma ritornare ad una nuova vita. L'operazione ha lasciato strascichi: ha perso parte del campo visivo, sente un costante rumore nella testa, ha perso la memoria a breve termine e se non prende i farmaci soffre di improvvisi attacchi epilettici.  Prima era un uomo di successo un giovane rampante che poi si trova a condurre una nuova esistenza. Sarà per la sua cultura ma ora capisce che adesso vive mentre prima era solo esistere e basta.  La sua condizione ha scremato le amicizie ma quelle due o tre che sono rimaste sono vere, il lavoro, quello protratto al successo, al nome e alla ricchezza, non c'è più. Impartisce delle lezioni di inglese e ha scritto questo libro. Per sbarcare il lunario si arrabatta con vari lavoretti ma lui è contento perché ciò che gli è accaduto gli ha fatto scoprire veramente chi è ed ora vive sereno in pace ed armonia con se stesso. Se vi interessa il libro, un tragicomico memoriale della sua morte e resurrezione. E' in vendita sul sito della  Feltrinelli, al costo di € 8,41 in formato digitale, epub. Per approfondimenti vi rimando alla rassegna stampa di Repubblica.it.
A proposito di conoscere se stessi fino in fondo ora vi propongo una canzone molto, molto bella che terrà compagnia sulle radio e network almeno fino ai Grammy Awards. Il titolo è Demons degli Imagine Dragons.

Tolta la musicalità,  effettivamente coinvolge, è il senso del testo che se ci pensiamo bene è vero.
L'intero pezzo vuole far notare quanto noi esseri umani siamo imperfetti ed ognuno ha dei difetti che variano dalle ossessioni, all'invidia, alle dipendenze (alcool, droghe). Tutti però tentiamo di nasconderle il più possibile sia ai nostri occhi sia a quelli altrui e così quando si conosce una persona non la si conosce veramente perché alla fine noi stessi non ci conosciamo fino in fondo perché non vogliamo vedere  i nostri demoni. Se poi decidiamo di aiutare un altro e proteggerlo non è vera protezione perché in noi le finzioni e le imperfezioni, i demoni nella canzone, continuano ad esistere. Dovremmo imparare a guardarci dentro. Anticamente a Delfi, nel Tempio di Apollo era incisa una scritta, una sentenza religiosa, una domanda per noi "CONOSCI TE STESSO?" nosce te ipsum o temet nosce, in latino. Nel libro, sopra consigliato, l'autore, Ashok, forse si ha raggiunto un nuovo stato con il suo io interiore, il suo karma lo ha aiutato,  ma  noi?
Ed ecco il video della canzone da YouTube