Ritratto di Jane Austen
Benchè infatti l'identità di questo giovanotto sia rimasta nell'ombra così a lungo (e forse lo è ancora), le sue caratteristiche traspaiono perfettamente dai personaggi maschili creati dalla Austen, che sono tutti uomini distinti e perbene, dignitosi, equilibrati, saldi. Sanno ammettere errori ed essere comprensivi con chi fa altrettanto, credono nel vero amore e fanno scelte oculate nella vita, lasciandosi difficilmente trascinare solo dalla passione.Insomma, leggendo di Edward, Edmund, Frederick o Mr Darcy è facile trovare tra loro diversi punti in comune, se si esclude l'estrazione sociale di alcuni e di altri.
Questo ha portato appassionati e studiosi ad interrogarsi se essi non siano stati effettivamente tratteggiati con le caratteristiche di un vero "uomo".
Dopotutto, come avrebbe fatto Jane Austen a scrivere in maniera così profonda dell'amore e dei rapporti tra le persone semplicemente vivendoli all'esterno? Beh, è vero che Salgari, per esempio, ha scritto di terre fantastiche e personaggi altrettanto avventurosi senza alzare il fondoschiena da una sedia, ma io credo che con i sentimenti ci sia molto di più da capire, ecco quindi che mi trasformo in una del nutrito gruppo di caccia all'amore della vita di Jane.
Illustrazione tratta da Mansfield Park
Che cosa si sa di lei? Che era una donna piuttosto indipendente, una zitella, chiusa e abbastanza riservata, a quanto scrivono, ma allo stesso tempo anche un po' altezzosa e saccente (è l'opinione di una cugina); non si sposò mai, ma nessuno fino ad oggi era riuscito a scoprire se fosse stato per mancanza di occasioni, di denaro, di amore o chissà cos'altro.A differenza delle sue eroine, Jane Austen ebbe un carattere piuttosto remissivo, mentre Lizzie era una vera tempesta ed Elinor, guidata dalla ragione, era salda come una roccia sulle decisioni che aveva seguito.
Non Jane.
Ma a quanto pare qualcuno seppe accettarla anche per le sue doti, la sua indipendenza ideologica che si manifestava attraverso i suoi romanzi, il fatto che fosse già avanti con gli anni; uno studioso inglese, Andrew Norman, sostiene infatti di essere giunto alla conclusione che Jane Austen avesse avuto un innamorato segreto ed è anche certo del nome dell'uomo.
Secondo le sue ricerche, il gentiluomo che rubò il cuore a Jane ed ispirò tutti i personaggi maschili della Austen fu Samuel Blackall, un clerico amico intimo della famiglia e, in particolare, del fratello maggiore di lei.
Inizialmente il rapporto tra i due fu di semplice amicizia, che tuttavia già metteva in luce l'affinità psicologica ed ideologica di questi personaggi.
Questo sentimento che ancora doveva sbocciare, tuttavia, venne interrotto dalla subitanea partenza di lui.
Si ricontreranno dopo quattro anni nel South Devon, dove lui risiedeva, ma a questo punto neanche Norman è in grado di spiegare la rottura del loro rapporto, se sia stata lei a chiudere completamente, se ci siano stati degli impedimenti da parte delle famiglie, come usava all'epoca. Tutto rimane ancora avvolto nel mistero e anche le ipotesi avanzate da Andrew Norman lasciano scettici i più.
Al riguardo, comunque, lo storico inglese ha pubblicato un libro sulla sua personale interpretazione della vicenda e delle prove e le motivazioni che lo hanno spinto a fare di Samuel Blackall, di cui si hanno riferimenti certi anche negli albi anagrafici, l'innamorato segreto di Jane Austen, autore a quattro mani dei suoi libri per averle fornito la chiave dell'uomo perfetto che, ancora oggi, le donne cercano ispirandosi a Mr Darcy piuttosto che a Frederick Worthson e agli alri eroi.
Ecco il link: Jane Austen: An Unrequited Love
Nel mio distorto immaginario femminile, benchè Darcy sia il personaggio che io adori, è Tileny quello che alla fine sposerei.
Mi ritengo un po' la copia moderna di Catherine Morland, naturalmente con le differenze del caso. E sempre nel mio mondo di riflessioni, è come lui che dovrebbe, a mio avviso, essere il marito di una come Jane. Jane non era una principessina, ma era una persona tenuta in discreta considerazione sia in famiglia che fuori.
A differenza di altre autrici, che hanno affrontato temi anche difficili come la Gaskell o George Eliot (ricordo che, a dispetto dello pseudonimo maschile si trattava di una donna), la Austen scriveva un po' gli Harmony del suo tempo, per questo ha subito pochi problemi per l'aver pubblicato col suo vero nome le sue opere.
Naturalmente, per Harmony che fossero, i libri della Austen erano ben scritti e ben strutturati, in passato la lettura era un passatempo collettivo e di cose alternative da fare ce n'erano poche, quindi era normale che un libro, se pubblicato, fosse sufficientemente avvincente, a differenza di alcuni moderni che ti fanno addromentare dopo la terza pagina.
Sono stata colpita da tutta questa notizia, che ormai risale a qualche tempo fa, ma che io ho scoperto con un discreto ritardo; personalmente ho sempre creduto che Jane avesse avuto un innamorato segreto, quantomeno che fosse stata innamorata, sebbene respinta, lo dimostra il modo in cui tratta l'amore, ma allo stesso tempo il fatto che l'amore dei suoi libri sia estremamente idilliaco, platonico ecc dice anche che non ha avuto un amore ricambiato, ufficiale, è testimone del fatto che non sia stata sposata.
Quindi scoprire il nome del signor Blackall è stata una caccia al tesoro particolare, a questo punto vorrei davvero vedere se nel suo passato cancellato (la sorella Cassandra non è stata benevola coi posteri) ce ne fossero stati altr di innamoratis cacciati, respinti, non ricambiati.
Rileggendo la news forse il film Becoming Jane perde un po' della sua pretesa realistica, ma di certo non perde la sua poesia.
Magari si va a scoprire che, a differenza di quel che si crede, Jane è stata una leggera, una donna piuttosto incline al flirt, una che civettava in maniera vergognosa, chissà... il passato di alcuni personaggi è davvero curioso e particolare.
Baci a tutti
Mauser