L’uomo che amava Dio, un romanzo, un racconto una storia di quello che è stato, quello che l’autore avrebbe voluto fosse stato e di quel che sarà…
Esiste la concreta possibilità che l’autore alla fine venga preso per pazzo.
Un libro strano, strano e straordinario, perché in questa epoca così lontana da Dio la dichiarazione d’amore verso il suo Signore, stride in questo mondo in cui l’uomo pare aver del tutto perso il contatto con il suo Creatore, se ne dimentica, lo ignora, o peggio ancora pensa che Esso sia solo un personaggio leggendario una sorta di Pokemon al quale di certo è del tutto inutile far riferimento.
Lo scrittore però non vuole adattarsi al ruolo di cristiano “bacchettone” che si vergogna nel mostrare agli altri il suo amore per Dio, vivere da cristiano… difficilissimo.
La sua vita non è stata sempre legata a quella del Signore, ha vagato, girato per sentieri lontani, peccato contro di Lui.
Vive con una donna strappata ad un altro matrimonio, una donna già mamma, all’epoca, di una bambina di due anni, non vuole arrendersi al divieto della chiesa di poter tornare al suo Dio tramite l’Eucarestia, l’attuale papa non aveva ancora assunto una linea così morbida verso i separati.
Ora ha una certezza che dal momento che è tornato a Lui tutto andrà per il verso giusto, mentre invece tutto continua a precipitare…
il suo sgomento che sfocia in quella preghiera disperata – “mio Dio, mio Signore, … raddrizza la mia vita…”
Preghiera destinata a cambiare il corso della sua vita terrena ma con quali risvolti?
Un libro strano, strano e straordinario.
- Autore: Nunzio Terlizzese
- Editore: Linda edizioni
- Anno: 2012
- Pagine: 156
- Formato: 13x20 brossura
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