- Giovedì 3 aprile 2014
- Comodamente a casa in poltrona tramite Mymovieslive
Avevo sentito parlare della storia di Bobo Rondelli di cui ricordavo perfettamente l'esordio con gli Ottavo Padiglione e ho colto l'occasione di conoscere la sua storia.
L'indiscussa genialità del Bobo musicista e artista va di pari passo con la sua incapacità di rappottarsi a tutto ciò che è socialmente strutturato.
Capace di stregare sul palco con melodie e testi capaci di far risuonare le corde della malinconia e della vita stessa ma soprattutto di vivire/rivivere personaggi, situazioni, vecchie storie alla stregua di un cantastorie dei nostri tempi. Voce notevole che canta a carne viva
Non si può non rimanere affascinati dall'universo Rondelli che decide di gravitare esclusivamente nella sua Livorno che diventa al contempo gabbia e valvola di sfogo.
E se il business della musica non gli perdona la sua totale anarchia almeno i suoi concittadini lo adorano e giustamente si godono le sue performance ammalianti.
Non c'è risposta al perché di una scelta che lo stesso Bobo confessa difficile e con momenti bui.
Virzì, esule livornese ma con la sua città sempre nel cuore, con simpatia e grande affetto dipinge un ritratto genuino e disarmante di questo suo coetaneo non allineato.
Agli spettatori resta l'amaro in bocca per la quasi certezza che sarà difficile vederlo un giorno al Sistina oppure in una sala dell'Auditorium e questo è un vero peccato perché non solo un tale artista meriterebbe un pubblico molto più vasto ma perché la poesia, quando trova una voce tanto ispirata, non andrebbe sprecata o confinata.
Abbinamente con mymovies.it/ portale di cinema on demand dove oltre a poter vedere L'uomo che ha picchiato la testa ci sono un sacco di altre cose interesanti da vedere. Collegatievi, iscrivetevi e buona visione!