Ci sono domande e domande, e poi ci sono i grandi misteri. Come per esempio: chi è che spegne le luci sul Grande Raccordo Anulare? Intendo dire l’impianto d’illuminazione stradale, le lunghe file di lampade ai vapori di mercurio che ogni mattina alle sette e un quarto si spengono di colpo arrendendosi alla luce del sole. Ci sarà un uomo addetto a fare quest’unica cosa, un uomo a cui vorrei rivolgere la parola, di cui vorrei conoscere la vita, i desideri, sapere come si prepara la mattina, quante volte prende il caffè durante il giorno, se preferisce farsi stirare con o senza piega le maniche della camicia. E tutto questo perché lui dovrebbe essere una vera celebrità, visto che fa una cosa importante per la città, visto che il suo lavoro consiste nell’annunciare formalmente l’inizio del giorno, e invece non lo conosce nessuno, fatti salvi i parenti e gli amici più cari e i colleghi che lo invidiano moltissimo per questo gesto che compie ogni mattina. Ogni tanto mi chiedo se esista davvero un uomo così o se al contrario tutto il lavoro non venga fatto da un computer che spegne le luci sul Grande Raccordo Anulare a un’ora stabilita, in tal caso dietro a tutto questo ci starebbe soltanto un grande vuoto, ma fa male pensare che dietro le cose ci sia soltanto il vuoto.
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