Atteso, attesissimo un po’ da tutti, dopo la cocente delusione del capitolo Returns del 2006. Ritorno che ci aveva lasciato in balia di un supereroe di carta pesta interpretato da un giovane Brandon Routh, del quale si prevedeva un luminoso futuro, che dopo quella scarsa performance ha malauguratamente bucato il suo mantello prima di spiccare il volo.
Da quasi totale profano della serie a fumetti e da non fanatico del personaggio, non posso affermare come verità assoluta quanto sto per dichiarare: “Questo nuovo film dell’uomo con la S sul petto è un totale reboot del universo kryptoniano almeno per quanto riguarda l’aspetto cinematografico”. Che sia un bene o un male saranno gli spettatori a decidere, sicuramente non mancheranno i delusi, gli scontenti e anche perché no, gli esaltati.
Personalmente credo che, come sempre, la verità sia nel mezzo. Il film è pieno di difetti macroscopici tuttavia pur con tutte le sue mancanze è una pellicola solida ancorata all’idea di prendere le distanze non solo dai capitoli precedenti ma anche da una ormai consolidata struttura narrativa per quanto riguarda le trasposizioni degli eroi a fumetti che purtroppo, non riesce pienamente. La sceneggiatura di David S. Goyer basata su uno script dello stesso e di Christopher Nolan, cerca di presentare un fenomeno culturale, amato e conosciuto fin dal 1938, alle nuove generazioni con un approccio più moderno e adattato al contesto attuale. Un personaggio tormentato dal suo passato, in cerca del suo posto nel mondo che stimola con le gesta che compie ambizioni positive. La genesi del personaggio classica viene completamente stravolta, mostrata e montata con una serie di flashback seminati lungo la pellicola.
Inizialmente Clark/Kal-El è un uomo che vive un’esistenza solitaria, da emarginato della società, privo di affetti e tormentato dalle solite domande di rito: "chi sono?" e "qual è il mio scopo?". Un percorso pieno di isolamento e di conflitti sul ruolo che alla fine della corsa lo porterà a prendere realmente coscienza di se stesso. Tutta la pellicola è fortemente basata sul concetto di scelta e accettazione. Per ogni personaggio che prende vita nel mondo dell’uomo d’acciaio è richiesta una totale abnegazione al contesto. Da Clark ai suoi genitori adottivi e non, fino allo spietato generale Zod, sono tutti soggetti ad una scelta come del resto nella realtà. Un buon compromesso artistico per dichiarare allo spettatore l'importanza delle scelte fatte durante la propria vita.
Senza colpo ferire vi dico subito che a gran parte della critica questo film non è piaciuto, alla fine della proiezione stampa il clima in sala era palesemente negativo, i giudizi erano molto avversi. In primo luogo per la presenza di un amato e odiato Zack Snyder dietro la macchina da presa. Un regista devoto alla spettacolarizzazione eccessiva, capace di creare sullo schermo ambientazioni e mondi fantastici come pochi altri addetti ai lavori, sebbene poco consono ad unire ad un buono ritmo e intrattenimento, la stessa qualità sul versante narrativo. Anche in questa pellicola ovviamente permane il desiderio del regista di presentare e offrire una spettacolarità di fondo eccezionale che ridicolizza senza problemi il capitolo più vicino per modernità e oscura per ovvi motivi anagrafici i primi film del buon Richard Donner ai quali siamo tutti affezionati. Dimentica purtroppo di delineare un percorso narrativo solido per colpa anche di una sceneggiatura discreta ma priva di veri colpi di genio. Sul lato spettacolare nulla da dire questo è un film assolutamente da vedere sul grande schermo.
Qualcuno si sarà sicuramente accorto che dopo più di 500 parole non ho ancora mai usato il nome Superman!?! Questo è presto detto, il limite più grande di questa pellicola è proprio la non presenza del supereroe che tutti noi abbiamo conosciuto e amato fino ad ora. Dove diavolo è finito??
L’uomo d’acciaio è favorevolmente affascinate soprattutto per il gentil sesso, Hanry Cavil infrangerà più di qualche cuore, modernamente imponente tuttavia non è il nostro vecchio e caro Clark Kent è qualcos’altro, qualcuno che oggi dobbiamo imparare, volendo, ad apprezzare come nuova evoluzione del personaggio. Tra alieni, astronavi, tute spaziali e oggetti fallici su Krypton ci troviamo di fronte un'ambientazione cyberpunk riuscitissima che molto spesso ci porta a dimenticare la presenza di un uomo svolazzante in calzamaglia blu con il mantello e gli stivali rossi.
Un film di fantascienza travestito da comic movie. Look sicuramente convincente che a me è piaciuto da matti tuttavia oggettivamente non mi sento neanche di sconfessare tutti quelli che grideranno ai quattro venti il loro disgusto per questo restyling. Perché anche in questo caso la pellicola ci pone di fronte gli stessi sani principi dei nostri protagonisti. La scelta di apprezzare o meno questo totale cambiamento di rotta e accettare definitivamente il nuovo corso. Al pubblico l’ardua sentenza.
Chiudono il cerchio prove interpretative tutte più o meno di discreto livello da parte di tutto il cast dove spiccano sicuramente quelle di un evergreen come Kevin Costner, della sempre adorabile Diane Lane e di un perfetto villain con il volto di Michael Shannon, l’attore con uno dei visi più inquietanti e psicopatici del momento. Epica la colonna sonora di un vecchio volpone come Hans Zimmer, trascinante e imponente come da prassi per il celebre compositore. Consiglio la visione in 2D perché il 3D è veramente poca cosa e aggiunto in postproduzione. Lo spettacolo è garantito, il resto dipende dalla vostra scelta.
Pro.
- Atmosfera Sci-fi di livello.
- Ridicolizza Superman Returns.
- Spettacolo e intrattenimento garantito.
Contro.
- Evoluzione del brand non perfettamente apprezzabile da tutti.
- Narrazione lacunosa.
- Non è il Superman che tutti abbiamo amato, è qualcos’altro.
USCITA CINEMA: 20/06/2013
GENERE: Azione, Fantascienza, Fantasy
REGIA: Zack Snyder
SCENEGGIATURA: David S. Goyer, Jonathan Nolan
ATTORI: Henry Cavill, Michael Shannon, Amy Adams, Kevin Costner, Diane Lane, Julia Ormond, Laurence Fishburne, Russell Crowe, Michael Kelly, Ayelet Zurer, Antje Traue, Jadin Gould, Tahmoh Penikett, David Paetkau, Richard Schiff, Christopher Meloni
FOTOGRAFIA: Newton Thomas Sigel
MONTAGGIO: David Brenner
MUSICHE: Hans Zimmer
PRODUZIONE: Warner Bros. Pictures, Legendary Pictures, DC Entertainment, Cruel & Unusual Films, Syncopy, Atlas Entertainment
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: USA 2013
FORMATO: Colore
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