Cercavo un libro sul permesso a sognare che ci sia sempre qualcuno che può esaudire i tuoi desideri e ho scelto “L’uomo dei palloncini“. Il motivo è presto detto: se hai dieci anni come il maggiore dei miei figli e sai la verità su Babbo Natale, hai ancora voglia di non rinunciare a quella bella idea che esistano desideri facili da esaudire e qualcuno pronto a farlo.
Questa mattina alla radio sentivo parlare del luogo comune sui “bei tempi andati”. Si stava meglio una volta? “E’ una fantasia quella del tempo andato – diceva la persona in radio – perché ogni epoca ha avuto i suoi problemi”. Chi glielo dice ai bambini? Chi gli spiega che quei mezzi rimproveri su come erano più bravi i bambini una volta possiamo anche risparmiarli? I bambini sono sempre stati bambini e ogni bambino ha un suo “tempo nuovo”. Io aggiungerei che ogni bambino ha il diritto di fare il bambino.
Un libro che parla di tempo non è facile. Chi può impersonare il tempo che non cambia? L’uomo dei palloncini! Una di quelle persone che arriva nelle fiere di paese con il suo camion e vende palloncini, torroni, zucchero filato. Qualcuno che sembra non cambiare mai, almeno nella fantasia dei bambini: sarà sempre l’uomo che porta ciò che i bambini desiderano. A ogni fiera penso di aver chiesto un palloncino ai miei genitori, anche se forse ne avrò avuto due nella storia. A ogni fiera i miei bambini chiedono un palloncino. L’uomo dei palloncini è una figura costante nella vita dei bambini. Porta cose semplici, desideri facili, qualcosa che è forse più bello desiderare che possedere.
Il palloncino è un elemento ricorrente nei libri per bambini. Ci sono palloncini rossi da inseguire, palloncini che arrivano sulla luna da un uomo che li conserva con i desideri dei bambini. L’immagine di un bambino con un palloncino mi piace molto e penso che racchiuda in sè l’idea di infanzia spensierata che ci piace tanto.
di Giovanna Zaboli e Simone Rea
Topipittori
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