Ora, io del Columbus Day non so nulla. Nel senso che ho il sentore che in luoghi remoti dove esiste una pizza degna di tale nome ci siano Italiani di ennesima generazione che amano ricordare la madrepatria mai vista mangiando finti cannoli e bevendo vino californiano. Ma tutto cio' qui in Colorado non succede. Gli unici Italiani che conosco sono persone che, come me, hanno deciso di lanciare i loro neuroni oltreoceano.
Ho scoperto l'esistenza del Columbus Day quando mi e' stato chiesto se considerassi Cristoforo Colombo il mio eroe nazionale. Al che io ho frugato nel mio cervello alla ricerca di una qualche forma di affetto verso questo personaggio storico nato ben prima dell'unita' d'Italia e che viaggiava su navi spagnole, e ho confessato che "NO". A dire il vero di Cristoforo Colombo non mi e' proprio mai fregato nulla, tant'e' che non ho saputo rispondere con molta passione alle velate accuse di "non bisognerebbe festeggiare il Columbus Day perche' Cristoforo Colombo era cattivo-cattivone con gli Indiani" (Come fosse stato solo lui ad averci questo vizietto di perpetrare genocidi, poi..). A me di festeggiare il Columbus Day non mi e' mai passato per la testa, e quando penso a Colombo mi viene in mente giusto l'edizione speciale rifatta da Topolino nel 92 (importante tappa della mia infanzia) e la canzone di Cristina D'Avena.
Non so voi, ma io quando ri-ascolto le canzoni di Cristina d'Avena provo sempre un po' di imbarazzo
Oltre al fatto che noi Italiani siamo tutti scambiati per sfegatati fan di Cristoforo Colombo, ci sono una barca di stereotipi su noi abitanti dello stivale. Io credo di essere una delusione per molte delle persone che mi conoscono: non gesticolo animatamente, non suono un mandolino, non grido dai balconi, non ho un paio di folti e spessi baffi neri, non mi chiamo Mario e sono quasi sicura che nessuno dei miei parenti faccia parte della mafia. Certo, mi do da fare anche io per essere un po' l'Italiana Tipica- mi lamento del cibo, mi lamento del tempo, spendo i soldi che non riesco a depositare in banca in vestiti - ma non arrivo mai comunque ai veri stereotipi.
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Questo video mostra un bel condensato di stereotipi italici visti dagli Americani. Ok, magari qualcosina di vero c'e' anche (che so, il caffe' espresso- by colei che oggi ci ha messo mezz'ora in piu' a tornare a casa per fermarsi nel supermercato con il Lavazza). Ma e' ancora abbastanza lusinghiero. Ci sono video che mostrano un'immagine MOLTO peggiore di questa, per esempio:
"Oh Mamma Mia, He's Italiano", grande capolavoro pop
L'artista in questione si chiama Elena e in realta' non e' Statunitense ma Romena- e qui non addentriamoci a parlare degli stereotipi delle donne dell'est, perche' ci sarebbe da scriverci pagine e pagine in relazione a questo video. L'italiano della canzone- uno neppure troppo bello oltretutto, ma si vede che non avevano un gran budget per gli attori- e' un bel personaggio. La canzone inizia dicendo che si chiama Toni e viene da Milano (grazie Elena per un po' di anagrafica). Elena poi dice che "he's gonna tell me a million lies" , perche' ovviamente tutti gli Italiani sono bugiardi. E, in effetti, Toni ci prova con lei il giorno in cui lei si sta sposando con un altro, e questo non si fa, Toni. Elena dice anche che, secondo sua mamma, "tutti gli Italiani sono macho". Ah si'? Ma sei sicura-sicura-sicura? Ad ogni modo, questa canzone mi fa ridere tantissimo e ringrazio la palestra per avermela fatta conoscere.
E, parlando di palestra, l'altro giorno due ragazze mi hanno fermato dopo la lezione di zumba per chiedermi se per caso fossi Brasiliana. E non avevo detto nulla quindi non potevano scambiare il mio accento per Portoghese. Cosi' sono tornata a casa cercando di autoconvincermi che a) Io non sono lo stereotipo dell'Italiana e, visto come sono rappresentati gli Italiani, cio' non e' un male e b) che ho evidentemente un perfetto sedere da Brasiliana. Grazie zumba.