aspettava silenziosa l'arrivo dell'uomo della musica. era un ragazzo dai corti capelli ricci, il fisico asciutto e i nervi un pò tesi. aveva tanta rabbia dentro di sè le sembrava triste: ma quando la musica partiva, e partiva sempre ogni giorno, sembrava diventare un altra persona.
era come la sua batteria, forte ed elegante.
era come i violini, quelli nella canzone, quelli che facevano sorridere ogni volta la bambina.
lui riempiva la stanza, con la sua essenza, prima in modo sommesso, poi sempre più dirompente.
lui era quella voce: arrogantemente determinata, schiva ma davvero calda.
Lui era la musica ed il silenzio.
era l'attesa e la soddisfazione di questa insieme.
lui è mio fratello.
"ti avevo perso, non riuscivo più a vederti. ma ora ti ho ritrovato: e non intendo lasciarti mai più".
dedico questa canzone alla mia musica, al mio mito di fanciullezza e all'uomo che vedo oggi nei suoi occhi.
per questo ho deciso di postare "Bitter Sweet Symphony" dei Verve, canzone che l'uomo della musica (mio fratello) mi fece conoscere. facevo ancora le elementari: mi aveva copiato il cd (che poi mi regalò) su un'audio cassetta.
la consumai a furia di ascoltarla, mi squarciai la gola a furia di cantarla.
Grazie per questo regalo..
Buona giornata, e buona fortuna a tutti!