Titolo: L’uomo di marmo
Autore: Miriam Ghezzi
Editore: BookSalad
Anno: 2014
Pag. 180
Genere: Weird – Urban Fantasy
Formato: Ebook
Trama:
Vera è una ragazza laureata in storia dell’arte che, dopo aver provato l’amarezza del precariato, si è trasformata in una superba ladra d’arte. Orfana e sola, unica parente stretta la sorella maggiore apprensiva e scorbutica, non ha molto da perdere. Tuttavia, quando su incarico della Yakuza (la mafia giapponese, ndr) si accinge a violare addirittura gli Uffizi, prima di rubare una preziosa tela abbraccia forte le gambe del David. Tornerà a casa ore dopo in compagnia di un fusto colossale e fin troppo perfetto nelle sue forme vitruviane. Un fusto che parla italiano arcaico e tosca- neggiante, che fa capricci come i bambini e che però risulterà via via sempre più affascinante. Questo fusto altri non è che il David incarnato, un essere non ancora umano e non più statua. Il David vorrebbe fortemente un cuore e Vera, dubbiosa se tenerlo o meno con sé, cercherà di aiutarlo in questa difficilissima ricerca ‘interiore’.
Giudizio:
L’intreccio è molto semplice e diretto. L’autrice rende da subito credibile il personaggio tormentato di Vera, alle cui spalle di tanto in tanto spunta la non meno realistica sorella-arpia. Bene anche la resa del David e della sua lenta evoluzione da bambinone capriccioso a giovanotto di sani principi. Buona la caratterizzazione dei personaggi di contorno, simpatici e taglienti i dialoghi, discreta l’ambientazione. Un intreccio complessivamente scarno ma ben funzionale.
Lo stile è leggero e fluente. Periodi mai troppo lunghi, ottimo il ritmo, lessico semplice ed elegante. Lettura scorrevole e avvincente.
L’uomo di marmo è un romanzo fantastico di non facilissima classificazione, malgrado una certa prevalenza dell’elemento weird.
Pur essendo abbastanza breve, il libro non presenta alcun buco logico, sviluppando integralmente la trama.
È un testo che si legge bene e non annoia mai, la storia per quanto (ovviamente) assurda risulta credibile – all’interno di un contesto fantastico – e originale.
Lo consiglio a un pubblico ampio, non limitato ai cultori del fantastico e del romance. Anche perché, è bene dirlo, pur essendovi dei momenti lirici, non si tratta di una storia d’amore ‘convenzionale’.
Miriam Ghezzi è nata nel 1989 e nutre da sempre una grande passione per le arti visive, per la recitazione e per la letteratura. Laureata a Milano in Scienze dei Beni Culturali, è guida turistica e si occupa di teatro, come attrice, regista e autrice.
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