Il romanzo parte a tutta birra e inizialmente avremo una sorta di spaesamento simile a quello del nostro protagonista: un uomo che ha perso la memoria e cerca di rivivere il proprio passato tra frammenti di ricordi che colpiscono come pugni e sogni incredibili. Il contesto è un’Italia futuristica martoriata dalla crisi e alle prese con invasioni aliene, strane sette, personaggi violenti e inquietanti e un’atmosfera surreale che pervade il tutto. I colpi di scena non mancano e ben presto iniziamo ad ambientarci tra le pagine del romanzo come fossimo tra le strade delle città che fanno da sfondo a quella che per me è stata una delle letture più strane e pulp che abbia mai fatto.
Al diavolo i ricordi! Sul tempo passato non ho alcun controllo. Continuerà così finché vivrò, a vederne brevi tratti. Episodi slegati. Scene sbiadite e prive di senso. Incubi. Visioni. Senza luce. E tacere di tutto il resto. Da questo momento in avanti penserò solo al futuro. Guarderò avanti. E quando sarò oltre tanto da poter nuovamente guardare a un passato sceglierò la vita migliore che avrò vissuto fino ad allora. E quella soltanto sarà il mio passato.
Lo stile è perfettamente plasmato sui personaggi, volgari e senza peli sulla lingua, uomini di periferia con affari loschi e strane condizioni psicofisiche, e ci accompagnerà con entusiasmo fino al sorprendente finale. Una lettura che consiglio a chi ama Palahniuk o comunque atmosfere noir e viaggi lisergici da LSD. Insomma, per me, è un vero gioiellino.
Voto: ★★★★✰
♫♪ Mars needs women – Rob Zombie
Il problema di avere una memoria fuori uso è che fa in modo di farti vivere tutto come fosse la prima volta e allo stesso tempo di impedire che si possa essere certi di quando sia stata l’ultima volta.