Questo è candidato a diventare l’articolo più breve mai pubblicato sul mio blog, per la semplicità con cui si smonta la bufala.
Alcuni vegani, anzi, di solito nemmeno loro arrivano a tanto, diciamo alcuni fruttariani, sostengono spesso che l’uomo per natura “fruttariano”, cioè fatto biologicamente per nutrirsi solo di frutta.
A favore di questa tesi, riportano presunte somiglianze anatomiche e fisiologiche che l’uomo avrebbe con gli animali frugivori e non con carnivori ed onnivori.
Facciamo due premesse: la prima, queste presunte somiglianze o differenze sono quasi tutte cazzate facilmente smontabili. La seconda, si tratta di un metodo assolutamente irragionevole; l’analisi anatomica è un buon mezzo per capire di cosa si nutrono le specie che non possiamo osservare direttamente, come specie estinte (es. dinosauri) o alcuni animali oceanici (es. calamaro gigante); ma non ha alcun senso usarlo per una specie vivente, come l’uomo. Se noi vogliamo sapere qual è la dieta di un animale vivente basta osservare cosa mangia nel suo ambiente, o al massimo aprirgli lo stomaco e vedere che contiene. Il fatto che l’uomo mangi carne, uova e latticini indica già di per sé che quella è una sua preferenza naturale.
Ma non voglio approfondire ulteriormente queste due obiezioni (le troverete molto approfondite qui, se vi va); perderei molto tempo e in realtà la teoria dell’uomo fruttariano si demolisce molto più rapidamente.
Dicevo che di solito i sostenitori della teoria paragonano l’uomo ai mammiferi frugivori e ne concludono che è simile. Ecco, c’è già una pecca enorme qui: praticamente non esistono mammiferi frugivori come li intendono loro.
Mi spiego, il frugivorismo è una dieta che include dosi significative di frutta. Il fruttarianesimo, invece, è una dieta composta solo di frutta. C’è una bella differenza; ci sono molti mammiferi frugivori, e anche mammiferi prevalentemente frugivori e strettamente imparentati con l’uomo, come l’orangutan. Ma mangiano anche altro; ad esempio, nel caso dell’orangutan, una percentuale variabile di insetti e uova.
Sapete quali sono gli unici mammiferi davvero “fruttariani”, ovvero frugivori esclusivi?
Alcuni pipistrelli del sottordine Megachiroptera, che per la precisione non sono frugivori ma nettarivori, perché della frutta succhiano solo il nettare. Mi riferisco davvero a pochissime specie, uno o due generi per la precisione, e sussiste qualche dubbio sul fatto che anch’essi possano nutrirsi occasionalmente di insetti.
Ora se arriva un fruttariano a dirmi che siamo anatomicamente e fisiologicamente simili ai pipistrelli rischio di diventare violento, ma non credo che accadrà. L’uomo non è “simile agli animali fruttariani” perché gli unici animali con cui ha senso fare un paragone anatomico sono altri mamiferi, e sostanzialmente mammiferi fruttariani non ne esistono proprio.
È importante comunque ricordare il caveat fatto precedentemente: il metodo anatomico e fisiologico non ha senso usarlo in una specie vivente. E specialmente non ha senso usarlo per l’uomo, perché l’uomo ha subito un’evoluzione particolarissima nella quale un ruolo fondamentale ha avuto l’uso di strumenti. Insomma, la natura umana si è coevoluta con la cultura umana. Chi vorrebbe pretendere di rimuovere la cultura dalla propria analisi in nome del rigore naturalistico sta in realtà commettendo un gravissimo errore scientifico: pretendere di studiare la natura dell’uomo senza preoccuparsi della sua cultura è come dire che vogliamo capire la fisiologia delle zanzare senza tener conto del fatto che succhiano il sangue, non ha senso.
Ciò detto, l’argomento secondo il quale l’uomo assomiglierebbe anatomicamente ad altri mammiferi fruttariani è comunque confutato a priori dal fatto che gli unici mammiferi fruttariani sono pipistrelli.
Magari Batman è fruttariano, ma gli altri umani no.
Ossequi.