“L’Uomo per bene – Le lettere segrete di Heinrich Himmler” di Vanessa Lapa: nelle sale il 27 e 28 gennaio 2015

Creato il 26 gennaio 2015 da Alessiamocci

In occasione della Giornata della Memoria arriva nelle sale “L’Uomo per bene – Le lettere segrete di Heinrich Himmler“, il pluripremiato film-documentario di Vanessa Lapa. Video e lettere inedite rievocano la vita privata e la personalità del braccio destro del Fuhrer. La regista presente all’anteprima: “La crudeltà e il male possono emergere e svilupparsi da un’apparente normalità”.

Un’analisi minuziosa e invasiva è ciò che caratterizza il senso di questo lavoro cinematografico. Visivamente profondo, verbalmente raggelante. La regista fa del contrasto il filo conduttore dell’intera narrazione, a partire dal titolo, quell’ ”Uomo per bene” che intende riassumere l’essenza di Heinrich Himmler: bambino, marito, padre, Ministro dell’Interno del Reich.

Un lavoro iniziato, per la regista, nel 2006, quando comincia a visionare il materiale che fu ritrovato nel 1945 in Germania, nell’appartamento della famiglia Himmler al termine del secondo conflitto mondiale.

Lettere, foto, diari, video, molti dei quali inediti, delineano la figura di una delle persone più vicine a Hitler. A partire dalla sua infanzia, fino agli studi, per arrivare all’ascesa in politica,  nell’arco di un decennio Himmler arriva a ricoprire un ruolo chiave nell’ideazione e nello sterminio di milioni di vittime: ebrei, rom, omosessuali, Testimoni di Geova, oppositori di ogni genere.

Il materiale raccolto, restaurato e costruito nel rispetto delle lettere del gerarca nazista, è tratto da 151 fonti appartenenti a 53 archivi presenti in una decina di paesi nel mondo ed è stato acquistato da Dave Lapa, padre di Vanessa.

Una figura controversa quella che emerge di Heinrich Himmler, il cui profilo viene descritto a partire dalla giovanissima età, quando ancora studente affida al suo diario l’acerba violenza di un pensiero aspro nell’elogio netto del conflitto (quello della Grande Guerra), fino alla smania di arruolarsi e successivamente di entrare in politica.

La puntuale analisi cronologica del susseguirsi degli eventi privati e pubblici si rivela spiccatamente chiarificatrice della follia che si manifesterà negli anni adulti, ripercorrendo l’apparente normalità degli anni studenteschi, il corteggiamento riservato alla moglie Margaret, la tenerezza che riserverà sempre alla figlia Gudrun e l’interesse per l’amante Hedwig.

Vanessa Lapa, regista belga nipote di sopravvissuti all’Olocausto, spiega all’anteprima del film, tenutasi a Milano lo scorso 18 gennaio, il senso della sua opera: “L’apparente normalità che si cela dietro la figura di Himmler deve essere un monito costante, per la nostra generazione e per quelle future. I dialoghi del documentario e gli scritti emersi dalle lettere private sono di una violenza inaudita, la prova lampante di quanto la forza delle parole possa essere più incisiva di tante azioni. La facilità con cui si pronunciano crudeltà spaventose – continua Lapa – deve obbligarci ad un’attenzione costante al modo in cui si esprimono i nostri politici, i nostri insegnanti, i nostri amici”.

Non nasconde tuttavia il rammarico, la regista, di non essere riuscita negli oltre 8 anni di lavorazione al film, ad incontrare Gudrun, figlia oggi 85enne di Himmler, che nel corso della sua vita ha sempre difeso le attività del padre, prestando supporto e sostengo a circoli nazisti, oltre che a fuggitivi accusati di crimini contro l’umanità.

Il documentario è distribuito nelle sale italiane il 27 e 28 gennaio da Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema, in collaborazione con Mymovies.com e Wanted. Tra le manifestazione a cui la pellicola ha preso parte: Berlinale, Jerusalem Film Festival, Telluride Film Festival, Planete + Doc Film Festival, Dok Fest.

Written by Irma Silletti


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