L'uomo senza pensiero

Da Fiaba

Scritto da Manuel

L'uomo senza pensieri viveva d'una vita fatta di gesti abituali.
Svegliarsi comportava l'alzarsi.  L'alzarsi il lavarsi. Il lavarsi il vestirsi. Fino alla sera, quando s'addormentava davanti alla televisione.

Viveva di pensieri passivi. Viveva la vita altrui. Viveva di bisogni imposti.

L'uomo senza pensieri viveva il nulla altrui, se ne impossessava nell'inconsapevolezza di farlo.

Si stava bene con l'uomo senza pensieri come amico, gli si poteva rifilare qualsiasi pensiero, lui si limitava ad ascoltare, senza pensare, per definizione. Dava risposte, vuote, perchè a domanda si risponde. Gesto abituale.

L'uomo senza pensieri dipingeva. Il prato verde prato, il cielo azzurro cielo, il sole giallo sole. L'uomo senza pensieri era un'artista apprezzato. L'uomo senza pensieri esprimeva il suo nulla in un gesto quotidiano, dove la fantasia lasciava il posto all'abitudine.

Ma un giorno il sogno. Nei suoi quadri l'ordine si scombinò. Il prato divenne giallo sole, il cielo verde prato e il sole azzurro cielo.

L'uomo senza pensieri si svegliò.
Svegliarsi non comportò l'alzarsi.

L'uomo senza pensieri s'addormentò di nuovo, alla ricerca dell'ordine delle cose.

L'uomo senza pensieri si svegliò.

Svegliarsi non comportò l'alzarsi.

L'uomo senza pensieri s'addormentò di nuovo, alla ricerca dell'ordine delle cose.

L'uomo senza pensieri si svegliò.

Svegliarsi non comportò l'alzarsi.

L'uomo senza pensieri s'addormentò di nuovo, alla ricerca dell'ordine delle cose.

L'uomo senza pensieri si svegliò.

Fu qui, per la prima volta, che l'uomo senza pensieri ... s'annoiò.

E pensò: "forse dovrei alzarmi". E s'alzò.

Dipinse un prato giallo sole, un cielo verde prato e un sole azzurro cielo. Appese il quadro davanti al suo letto. Un promemoria per ricordarsi ogni giorno di pensare.

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Senza pensiero non esiste fantasia. Senza fantasia non esiste pensiero.