Il Gran Premio del Brasile fu la seconda gara del mondiale di Formula 1 edizione 1991, e si corse il 24 marzo sull'Autodromo José Carlos Pace di Interlagos.
Aspetti tecnici
Per la seconda volta a partire dal 1990 il Gran Premio del Brasile si disputò sul nuovo circuito di Interlagos, che sostituì la pista di Jacarepaguà che dal 1981 al 1989 aveva ospitato il Circus.La Mclaren aveva schierato una vettura straordinaria forte di un motore V12 Honda che riuscì a sbaragliare la concorrenza, per quanto iniziò a intravedersi una rimontante Williams motorizzata Renault che con l'avvento dell'elettronica seppe sfruttare la situazione a proprio vantaggio importando nuove soluzioni tecniche che avrebbero reso il team inglese una delle migliori scuderie degli anni '90.Partenza del Gp USA del 1991, prima gara dell'anno
Il primo Gran Premio dell'anno vide la vittoria di Ayrton Senna, che grazie ai 10 punti del primo posto (il nuovo sistema di punteggio introdotto dal 1991 prevedeva che i primi 6 piloti arrivassero a punti premiando con 10 punti il primo, 6 il secondo, 4 il terzo, 3 il quarto, 2 il quinto e 1 punto per il sesto, e che tutti i risultati raggiunti in gara valessero per la classifica, mentre negli anni precedenti venivano conteggiati per il titolo piloti solo i migliori 11 piazzamenti) comandava la classifica, seguito dal rivale ex-compagno di squadra in Mclaren Alain Prost, e dal connazionale Nelson Piquet.La Mclaren era in testa anche nella classifica costruttori precedendo la Ferrari, la Tyrrell e la Benetton
Classifica piloti:
1 - Ayrton Senna: 10 punti2 - Alain Prost: 6 punti3 - Nelson Piquet: 4 punti4 - Stefano Modena: 3 punti5 - Satoru Nakajima: 2 puntiClassifica Costruttori:
1 - Mclaren: 10 punti2 - Ferrari: 6 punti3 - Tyrrell: 5 punti4 - Benetton: 4 punti5 - Lola: 1 puntoQualifiche
Le qualifiche videro per la seconda volta consecutiva la pole di Ayrton Senna, capace di mettere la sua Mclaren davanti alle Williams di Riccardo Patrese e Nigel Mansell, seguiti dal compagno di squadra del brasiliano Gerhard Berger, le due Ferrari di Jean Alesi e Alain Prost e alla Benetton di Nelson Piquet.A chiudere la top ten Gugelmin su Leyton House, Stefano Modena su Tyrrell e il belga Bertrand Gachot sulla promettente Jordan.Griglia di partenza:
Senna conquista la pole
1 - Ayrton Senna (Mclaren): 1'16''3922 - Riccardo Patrese (Williams): 1'16''7753 - Nigel Mansell (Williams): 1'16''8434 - Gerhard Berger (Mclaren): 1'17''4715 - Jean Alesi (Ferrari): 1'17''6016 - Alain Prost (Ferrari): 1'17''7397 - Nelson Piquet (Benetton): 1'18''577
8 - Mauricio Gugelmin (Leyton House): 1'18''664
9 - Stefano Modena (Tyrrell): 1'18''847
10 - Bertrand Gachot (Jordan): 1'18''882
Gara
Partenza
Ayrton Senna fu autore di una grande partenza, rimanendo davanti ai due piloti Williams Mansell e Patrese, Jean Alesi, Gerhard Berger e Alain Prost.Il brasiliano accumulò subito un vantaggio superiore ai 3 secondi nei primi 8 giri, ma poi vide rimontare su di lui il Leone di Inghilterra che in 12 giri riuscì a portarsi a solamente 0,7 secondi dal pilota della Mclaren.Dopo la serie di pit stop Senna mantenne 7 secondi di vantaggio su Mansell e le speranze del brasiliano di conquistare la prima vittoria in patria si fecero ancora più intense quando il pilota inglese rientrò nuovamente nel corso del 50° giro per ricambiare le gomme a causa di una foratura.
Mansell si avvicina a Senna
Proprio in questo momento però nella Mclaren accadde qualcosa: il cambio stava pian piano cedendo e Senna perse la quarta marcia, mentre il suo rivale rimontava a suon di giri veloci.Ironicamente fu la vettura di Mansell però a doversi ritirare a causa della rottura del cambio nel corso del 61° giro, dando quindi un pò di respiro al paulista che in un paio di giri perse anche la terza e la quinta marcia ritrovandosi bloccato con la sesta per il resto del gran premio.
Patrese dietro a Senna
A questo punto fu l'altro alfiere Williams, Riccardo Patrese che incominciò ad accorciare le distanze rapidamente, quando di nuovo un problema al cambio rallentò la sua rincorsa costringendolo ad accodarsi alla Mclaren. Con una leggera pioggia che cadde sulla pista di Interlagos negli ultimi giri, Senna si limitò a gestire il suo mezzo, arrivando a traguardo con soli 2,9 secondi di vantaggio su Patrese, Berger, Prost, Piquet e Alesi.A questo punto il brasiliano non riuscì più a trattenere le lacrime. Ce l'aveva fatta, aveva finalmente conquistato il suo Brasile in un tripudio di tifosi festanti e altrettanto commossi. Con il braccio ormai a pezzi per la fatica di dover combattere con un cambio sempre più a pezzi, Ayrton Senna non riuscì più a contenere tutta la sua emozione. Solo per questo Gran Premio il brasiliano installò un microfono all'interno del suo casco con il quale era in collegamento con Rede Globo emittente brasiliana che trasmetteva il Mondiale di F1, che immortalò la gioia del campione registrando l'urlo liberatorio di Senna che rimase nella storia:
Ordine d'arrivo:
Podio: Patrese, Senna, Berger
1 - Ayrton Senna (Mclaren)2 - Riccardo Patrese (Williams)3 - Gerhard Berger (Mclaren)4 - Alain Prost (Ferrari)5 - Nelson Piquet (Benetton)6 - Jean Alesi (Ferrari)7 - Roberto Moreno (Benetton)8 - Gianni Morbidelli (Minardi)9 - Mika Hakkinen (Lotus)10 - Thierry Boutsen (Ligier)