Agli otto istituti bancari (Banca Monte dei Paschi di Siena, Bnl, Banca Sella Holding, Barclays Bank, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo, ICBPI e Unicredit) viene contestato di aver posto in essere comportamenti restrittivi della concorrenza per mantenere alte le commissioni interbancarie sui pagamenti effettuati mediante carte di credito emesse dal circuito Mastercard.
In teoria in un regime concorrenziale quale quello bancario, ogni banca dovrebbe esigere commissioni diverse rispetto all’altra e comunque tutte tendenti al ribasso per rendere ognuna più appetibile il prodotto che offre.
Quando invece siamo in presenza di più banche, come in questo caso, che sostanzialmente adottano le stesse commissioni per un determinato servizio, in questo caso il pagamento con carta di credito emesso dal circuito Mastercard, siamo di fronte ad una situazione strana ed in questi casi l’Autorità garante per la concorrenza effettua delle indagini per capire se non sia avvenuto un accordo tra le banche per stabilire insieme la misura delle commissioni; se l’Autorità verifica questa situazione, ci troviamo di fronte ad una palese violazione del regime concorrenziale.
Nel caso specifico, gli otto istituti bancari avranno a disposizione 90 giorni per relazionare all’Autorità garante che non è avvenuto nessun comportamento anti concorrenziale; è molto probabile, comunque, che nei prossimi mesi, la commissione sui pagamenti emessi con carta di credito del circuito Mastercard subisca delle riduzioni.