L’arca di Berlusconi

Creato il 03 febbraio 2011 da Stukhtra

Quale selezione, se la facesse lui?

di Michele Diodati

Qualche giorno fa ho rivisto in TV un film di fantascienza di qualche anno or sono, Deep Impact: il classico filmone hollywoodiano pieno di effetti speciali in cui si racconta di una gigantesca cometa che cade sulla Terra minacciando un’estinzione di massa.

Nel film, per salvare il futuro della razza umana viene costruita sotto le montagne del Missouri una specie di arca di Noè sotterranea che può contenere un milione di persone al massimo. Una parte dei selezionati viene scelta per alti meriti scientifici, la parte rimanente per mezzo di un sorteggio. L’idea di base è garantire che i sopravvissuti possano rifondare la razza umana, portando con loro il meglio della specie, in termini di conoscenze scientifiche e di valori umani.

La cosa mi ha fatto venire in mente immediatamente, con raccapriccio, quelli che sarebbero i criteri di selezione delle persone destinate all’arca se la scelta dovesse avvenire in Italia, con regole imposte dal governo Berlusconi e con Berlusconi stesso come selezionatore finale. Non ci sarebbero dubbi sulla composizione finale del gruppo privilegiato. Anzitutto una nutrita e variopinta colonia di puttane, poi una schiera di leccaculo e faccendieri disposti a tutto, quindi il peggio di tutti gli schieramenti politici e, per finire, l’esercito di camorristi e mafiosi in grado di comprare l’accesso all’arca coi soldi ma soprattutto col potere del ricatto. Infine un sorteggio truccato, dove i posti vengono assegnati a chiunque abbia un potere reale o qualcosa da vendere: alti prelati, magistrati corrotti, ricchi possidenti, imprenditori senza scrupoli, truffatori d’ogni risma.

Persone di cultura, scienziati, semplici persone oneste non avrebbero la minima possibilità di salire su quell’arca, ma questa sarebbe anche la condanna dei sopravvissuti. Dopo l’estinzione di massa, si troverebbero a rifondare l’umanità potendo contare unicamente su quel che realmente sono: una manica di sfruttatori e di parassiti senza altra qualità che la capacità di sfruttare e di prostituirsi al miglior offerente, in un mondo dove sono scomparse le vittime predestinate. Ci sarebbe da divertirsi a vederli soccombere alla loro stessa inadeguatezza! (Vi immaginate un’umanità rifondata da Capezzone Bondi e Gasparri?) Ma, nell’attesa del cataclisma dallo spazio, non varrebbe la pena di trovare finalmente un modo per guarire l’Italia dal morbo di Berlusconi?


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