L’informazione asservita alla borghesia parassita lancia la nuova campagna primavera-estate 2012: siamo vissuti al di sopra delle nostre possibilità.

Creato il 21 febbraio 2012 da Slasch16

Una campagna sottile come la pioggerella ma che ti impregna sino alle ossa, siamo vissuti al di sopra delle nostre possibilità. Sottotitolo, adesso dovete fare i sacrifici per rientrare dei debiti dello Stato attraverso i quali ci siamo arricchiti ancora di più.
Certo che per le famiglie con l’incubo dell’affitto o della bolletta convincersi di aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità è problematico dopo che hanno tagliato anche la spesa per il pane, ma fa parte della strategia del potere per darci la sensazione di essere tutti sulla stessa barca.
Aveva cominciato già Tremonti dicendo che se fallisce il Paese fallisce anche chi è ricco, siamo tutti sul Titanic e se affonda annegano anche quelli di prima classe. Si è dimenticato di dire che quelli della prima classe hanno le scialuppe più grandi e con tutti i confort.
Noi il senso di appartenenza alla patria l’abbiamo solo quando siamo chiamati ai sacrifici, quando il potere economico-politico ci toglie il sangue e ci strappa la pelle facciamo parte, tutti, della stessa famiglia, nazione.
Quando, invece, c’è in ballo la festa o si potrebbe mangiare una costata al tavolo con chi se la gode non facciamo parte, nessuno si preoccupa di mandarci l’invito se non per servire ai tavoli.
E’ la stessa filosofia che c’è dietro alle quote latte, con i soldi truffati all’Europa si sono rifatti stalle, ville e trattori e quando sono arrivate le multe hanno avuto la pretesa, con l’appoggio della lega, di metterle in conto allo Stato e cioè ai cittadini.
Lo Stato siamo noi, lo ricordo perchè molti pensano che sia una cosa astratta e quando i delinquenti rubano o evadono il fisco troppi cittadini non realizzano che rubano a noi, dalle nostre tasche, rubano alle nostre famiglie.
Siamo vissuti sopra le nostre possibilità, insiste la propaganda di regime, nel tentativo di farci ingoiare sacrifici inaccettabili per mantenere i parassiti che hanno comprato la barca più grande delle loro possibilità.
Comunque state tranquilli che Briatore o il piccolo Falco non dovranno fare sacrifici e come lui nemmeno quel 10% di italiani che hanno il 50% della ricchezza nazionale nelle loro banche o al sicuro all’estero, fortunatamente per loro i sacrifici li faranno quelli che li hanno sempre fatti da quando sono venuti al mondo e quindi sono abituati ad una vita di merda nell’attesa di conquistare il regno dei cieli dove, come tutti sappiamo, gli ultimi saranno i primi.
Quindi tagli alle pensioni, stipendi, trasporti, sanità, scuola, diritti, welfare, assistenza e non fa niente se ti lascino in coma e legata ad una barella per 5 giorni in un corridoio, abbiamo vissuto con una sanità al di sopra delle nostre possibilità.
Capita spesso, ha detto il primario, ma io scommetto 200 euro che se capita alla Polverini il letto lo trovano, magari in una stanza singola per non farla soffrire alla vista dei poveracci in barella nei corridoi.
Siamo tutti in attesa che a livella faccia la sua parte, il problema è che per alcuni l’attesa è un martirio continuo dal primo giorno di vita all’ultimo, per altri è una festa continua da un paradiso naturale all’altro e l’unico problema che li impegna è organizzare la prossima vacanza e risolvere il rebus, che non è pago la luce o il gas, ma dove vado in vacanza, mare o montagna?
Siamo sull’orlo del burrone ed il sistema chiede a tutti di fare un passo indietro, un sacrificio che salvi il paese.
C’è un problema ed è che molti di noi sono sull’orlo del precipizio e se fanno un passo indietro finiscono nel vuoto del burrone, sarebbe il caso che il passo indietro, anzi 100 passi indietro, li facessero quelli che sono ad un chilometro dal precipizio per dar modo a chi è a pochi centimetri dal baratro di potersene allontanare e mettersi al sicuro. E’ solo un problema di equità e di rispetto della Costituzione.
Non è l’art. 18 il problema è l’assenza di una patrimoniale seria il problema, una vera caccia agli evasori ed alla malavita.
Sono loro che vivono, da sempre, al di sopra delle nostre possibilità, non possiamo mantenerli sempre noi e pagare per i loro privilegi.
E’ il Trota che vive al di sopra delle nostre possibilità, non possiamo mantenerlo a questi livelli, deve andare a lavorare e se non sa fare niente  si metta a lavare i vetri delle auto.
Chi ha passato tutta la vita in ringhiera non ha vissuto sopra le proprie possibilità, loro lo yacht  di Cavalli o Briatore non l’hanno mai visto, non sono mai stati invitati.
Noi, purtroppo, non abbiamo potuto usufruire del prezzo scontato, a 250 euro, per il pasto di mezzogiorno al Billionaire. I più fortunati di noi sono andati in mensa per gli altri il solito panino.
Sopra le nostre possibilità ci sono solo i vostri debito che ci fate pagare a noi.

Vissuti sopra le possibilità
Da  Nuovasocietà.



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