Magazine Attualità

L’Oviesse di Via Padova, Milano, chiude. Hanno comprato i cinesi.

Creato il 20 dicembre 2011 da Slasch16

L’Oviesse di Via Padova, Milano, chiude. Hanno comprato i cinesi.In questi giorni, fiacchi, di vigilia natalizia c’è un certo movimento all’Oviesse di Via Padova a Milano, tutto in saldo ed a poco prezzo, si svuota il possibile perchè l’immobile, l’attività da gennaio passerà in mano cinese.
L’ambiente è grandissimo, mi auguro che non diventi un centro massaggi perchè in poche centinaia di metri ce ne sono già cinque.
Spero che non diventi la Villa san Martino, il Palazzo Grazioli, Villa Certosa dei poveri, dato che le tariffe sono veramente abbordabili.
Detto questo rimane il problema dei dipendenti, in maggioranza donne, e fortunatamente l’Oviesse ha pensato alla loro sistemazione, pare che nessuno venga licenziato ma piazzati in altre sedi, tra l’altro una è particolarmente vicina nell’immobile della Coop di Via Palmanova, data la distanza si potrebbe dire un doppione.
Ed allora che senso ha questo post? L’ azienda garantisce tutti e di questi tempi non è poco, se le mie informazioni sono esatte.
Ve lo dico subito.
Girando all’interno alla ricerca di un giubbotto per l’inverno ho captato una discussione tra due dipendenti e si è rivelata molto interessante per un appassionato di vita sociale, politica, economia, attento alla crisi come me.
Premetto che quando ho saputo della vendita ai cinesi il mio primo pensiero è andato alle dipendenti e la notizia che non avrebbero rischiato niente mi ha reso particolarmente felice. Nessuno dovrà salire sul tetto.
Dicevo della discussione tra due colleghe nella quale una delle due si lamentava del fatto che, se ho capito bene, avrebbe dovuto spostarsi in una sede situata in V.le Monza, non sono certo del V.le Monza ma sono certo che da gennaio dovrà andare a lavorare in altra sede, a qualche chilometro da qui.
Ebbene, la tipa in questione, abita nella galleria a 30 metri dalla sede attuale e si lamentava del fatto che, da gennaio, avrebbe dovuto prendere l’autobus o l’automobile per andare a lavorare.
Tutto questo non è giusto, tuonava la commessa, ero così comoda che potevo uscire di casa senza cappotto per venire a lavorare e adesso dovrò prendere l’autobus.
Di primo acchito  avrei voluto intervenire, non mi sono incazzato, mi cresce un televisore ed avrei voluto regalarlo alla signora, sempre che non si offenda, perchè temo che la tipa non legga un giornale, non si guarda intorno e sono certo che non ha la televisione.
Ne sono certo per un motivo molto semplice, anche senza volerlo, cambiando canale in questi ultimi tre, quattro anni, non potrebbe esserle sfuggita qualche notizia sulle migliaia di persone che hanno perso il posto di lavoro, sui cassaintegrati dell’Asinara, sul fatto che persino Mentana ad un certo punto è rimasto disoccupato.
Avrebbe saputo di fabbriche che chiudono e lasciano i dipendenti in strada, con muti, spese, famiglie alle spalle, senza arrivare ai casi disperati di suicidio di lavoratori, piccoli imprenditori, manager, che si sono suicidati in seguito alla crisi o ai mancati introiti loro dovuti per lavori eseguiti e mai pagati.
L’alternativa, per aiutare lo sviluppo intellettuale della signora senza ricorrere ad un televisore al plasma, per aiutarla ad uscire dal suo egoismo egocentrico e miope, sarebbe quella di mandarla a lavorare non in un’altra sede dell’Oviesse, ma in miniera a scavare il carbone.
E’ un caso isolato, disperato direi, e voglio sperarlo con tutte le mie forze altrimenti, con lavoratori come questa signora  i proletari,  gli indignati, precari, disoccupati, i pensionati che decidessero di fare la rivoluzione  e mettere le ghigliottine in piazza per la finanza parassita, prima di passare in borsa,  nelle banche o a Montecitorio, dovrebbero passare a prelevare la signora in questione e tagliarle la testa.
Tanto è garantito che per la signora in questione è un accessorio inutile, si vede ma non ce l’ha, non le farebbe nemmeno male il colpo secco della lama. 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :