Regia: Spike Lee
Interpreti: Edward Norton, Rosario Dawson, Philip Seymour Hoffman.
Trama: Monty è un pusher. Una soffiata lo condanna a scontare sette anni di galera. Gli restano 24 ore per riconciliarsi con il padre, congedarsi dai suoi amici e dalla fidanzata, ma soprattutto per decidere della sua 25a ora: la prigione, il suicidio o la fuga.
Lo so, c'è veramente tanto di nuovo da vedere e da recuperare, ma quando incappi in opere di questo tipo non puoi fare finta di niente, tanto più che il marito non lo aveva mai visto ed io ne conservavo un ricordo non troppo nitido; così l'ho rivisto più che volentieri.Ma io, di film di questo genere, faccio un pochino fatica a parlare.Perchè nel caso de "La 25a ora",si va oltre il capolavoro, si va vicino alla perfezione.Perchè Spike Lee qui arriva al suo culmine, alla sua opera forse più bella e matura. Perchè la New York ferita del dopo 11 settembre è un quadro, fotografato magnificamente, fatto di malinconia e dolore dentro cui si muovono i protagonisti.Perchè la musica è stupenda.Perchè ha uno dei finali più struggenti che mi sia mai capitato di vedere al cinema.Perchè è scritto benissimo, ed il monologo dello specchio è entrato, giustamente, nella storia del cinema.Perchè Edward Norton, accidenti a lui, non è mai più stato così bravo...Ma che ve lo dico a fare???
In c**o alle signore dell'Upper East Side con i loro foulard di Hermès e i loro carciofi di Balducci da cinquanta dollari, con le loro facce pompate di silicone, laccate e liftate... non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane! In c**o ai negri di Harlem, non passano mai la palla, non vogliono giocare in difesa, fanno cinque passi per arrivare sotto canestro, poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi! La schiavitù è finita 137 anni fa! E muovete le chiappe! È ora! In c**o ai poliziotti corrotti che impalano i poveri cristi e li trivellano con quarantuno proiettili, nascosti dietro al loro muro di omertà. Avete tradito la nostra fiducia. In c**o ai preti che mettono le mani nei pantaloni dei bambini innocenti. In c**o alla Chiesa che li protegge, non liberandoci dal male. E, dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l'è cavata con poco: un giorno sulla croce, un week-end all'inferno e poi gli alleluja degli angeli per il resto dell'eternità... provi a passare sette anni nel carcere di Otisville! In c**o a Osama Bin Laden, ad Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno, stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa! Baciate le mie nobili palle irlandesi! In c**o a Jackob Elinsky, lamentoso e scontento. In c**o a Francis Slaughtery, il mio migliore amico, che mi giudica con gli occhi incollati sulle chiappe della mia ragazza. In c**o a Naturelle Riviera, le ho dato la mia fiducia e mi ha pugnalato alla schiena, mi ha venduto alla polizia, maledetta puttana! In c**o a mio padre con il suo insanabile dolore, che beve acqua minerale dietro al banco del suo bar, vendendo whiskey ai pompieri e inneggiando ai Bronx Bombers. In c**o a questa città e a chi ci abita, dalle casette a schiera di Astoria, agli attici di Park Avenue, dalle case popolari del Bronx ai loft di Soho, dai palazzoni di Alphabet City alle case di pietra di Park Slop e a quelle a due piani di Staten Island... Che un terremoto la faccia crollare, che gli incendi la distruggano, che bruci fino a diventare cenere, che le acque si sollevino e che sommergano questa fogna infestata dai topi, no, no... In c**o a te Montgomery Brogan, avevi tutto e l'hai buttato via, brutto testa di ca**o!