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La balena femmina compie 10mila chilometri per trovare l’amore

Creato il 11 novembre 2010 da Madyur

Diecimila chilometri per trovare un compagno ed accoppiarsi. E’ questo l’incredibile viaggio documentato per la prima volta da ricercatori inglesi della Royal Society e pubblicata su Biology Letters. La scoperta è realmente inusuale perché era noto che le balene , durante le loro migrazioni , percorrono non più di 5-6000 Km e le maggiori distanze vengono compiute dal maschio. La balena in questione è stata fotografata due volte , la prima al largo dei suoi usuali luoghi di vita in prossimità della coste del Brasile, la seconda, due anni più tradi , vicino al Madagascar.

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Per trascorrere la distanza più corta , il mammifero deve compiere 9800 Km. Non è possibile che abbia fatto 10000-11000 Km perché sicuramente è rimasta un certo periodo nelle acque dell’Antartide a nutrirsi di krill.

“Il viaggio , probabilmente, è stato fatto in due tappe – spiega Petere Stevick del College of the Atlantic del Maine – E’ possibile , infatti, che il cetaceo sia partito dalle coste del Brasile per raggiungere quelle dell’ Antartide , facendo il viaggio normale che compiono queste balene durante le migrazioni. Poi dal Polo Sud , anziché tornare al luogo di partenza , ha proseguito per il Madagascar”.

Stevick è sicuro che sia la stessa balena, grazie alla foto effettuata alla coda, diversa in ogni megattera. Difficile quanto dire sia durato il viaggio , anche se certamente , tra spostamenti e soste , non meno di diverse settimane “La capacità delle megattere di esplorare i mari del mondo su vasta scala è resa possibile dal fatto che questi animali vivono per oltre 100 anni e la loro esperienza in fatto di viaggi si accumula nel tempo. Le balene poi possiedono una notevole capacità di orientarsi grazie alla percezione del campo magnetico terrestre che dice loro con precisione dove si trovano , quale strada hanno già percorso e come ritornare sui loro passi” spiega Francesco Petretti, docente di Gestione degli animali dell’Università degli studi di Camerino.

“Il fatto che un esemplare abbia avuto un comportamento così estremo – continua Petretti – potrebbe essere spiegato dal suo patrimonio genetico che lo ha reso più vagabondo degli altri esemplari della specie , abituati a coprire lunghe distanze durante le loro migrazioni”.

Potrebbe essere che la balena non sia tornata nel loro luogo di origine perché troppo popoloso, e deciso a cercare nuovi lidi. Negli Anni Novanta le megattere furono molto vicine all’estinzione , perché venivano cacciate senza limitazioni. Leggi internazionali le hanno protette e i risultati si cominciano a vedere. Anche Stevick interpreta positivamente il comportamento della balena vagabonda “Se per caso una balena è in grado di cambiare il suo luogo, perché questo inospitale ( magari per inquinamento o mutate condizioni ambientali) è poi in grado di cercare nuove zone favorevoli alla sopravvivenza”


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