La ballata delle armi – Una ballata di Mario Trapletti

Creato il 18 maggio 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Ehi amico, ti spiace, te lo leggo sulla faccia:
venti bambini uccisi fan venire il magone.
Ma tu dici: “Bastava che un fucile da caccia
spuntasse tra le mani di un maestro coglione”.

Ehi amico, la conosco la tua filosofia:
“Produco e vendo a chiunque armi a tonnellate,
ma se uno impazzisce e spara non è colpa mia.
Colpa tua e di quelli come te che non vi armate”.

É normale che gente per bene tenga in casa
munizioni come fossero caramelle.

É normale che la loro vita sia invasa
da pistole, fucili e mitra a crepapelle.

Ehi amico, voi vi dovete ancora difendere
dagli indiani che puntano alle vostre cotenne
e poi dai ladri che vi vogliono sorprendere
e dai marziani russi che vi spiano con le antenne.

Ehi amico, è una cosa che sanno anche i bambini
che i nostri onnipotenti produttori di armi
sono i veri difensori dei nostri confini,
erigono muraglie di lapidi e di marmi.

Voi ingrassate le vostre pance insaziabili,
noi le armi che non possiamo non avere.
Diventiamo sempre più una massa di disabili
mentali che uccidono come conta un ragioniere.

Ehi amico, le vostre industrie di armamenti,
lo sanno tutti, danno benessere al paese.
Se tra le nazioni noi siamo i più potenti
è merito di stupide e pacifiche imtese?

Se vuoi la pace prepara la guerra, dentro e fuori
perché il nemico non puoi sapere da dove arriva.
Quando hai le armi, stai certo, non sei tu che muori,
basta che spari prima: misura preventiva.

Ehi amico, l’abbiamo visto tutti Obama
che piangeva in tivù rotto dal sentimento.
Pianga pure, per la sua coscienza e la sua fama,
però non lo toccherà, il secondo emendamento.

Il superiore interesse della Nazione
può ben tollerare un morto qua e là ogni tanto,
ma non ci si faccia vincere dalla commozione:
il comunismo non l’abbiamo vinto con il pianto.

Ehi amico, potente signore delle armi
io lo so che tu non cambieresti idea neppure
se tra quelli scolari morti, Dio lo risparmi,
fosse un tuo figlio, un nipote, povere creature.

Per questo, spietato seminatore di morte,
adesso mi vedi qui, armato fino ai denti,
pronto a ridurti in pezzi con tutta la tua corte.
Che importa che con ciò non fermo gli armamenti?


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :