Visto in DVD, in lingua originale sottotitolato.
E ora: sigla.
La storia di un self-made man, che trova l’acqua in mezzo al deserto e ne ricava un business, si innamora di una prostituta e la porta con se, ma dopo un poco la donna, pure innamorata, decide di andarsene…
Film realizzato subito dopo Il mucchio selvaggio, ma Peckhinpah decide di cambiare completamente tono e realizza una commedia. Impensabile!
Il film riesce da dio nella prima parte, nel descrivere il solito crepuscolo del west dal punto di vista in un uomo più astuto nello fruttare le occasioni che non intelligente e più fortunato che capace. Mostrandone anche la calma voglia di vendetta che coltiva senza enfasi e senza pretese per anni… il problema del film arriva con la storia d’amore. Con il personaggio della prostituta il film si appiattisce sulla solita storia da romanzetto perdendo completamente la carica iconoclastica della parte iniziale. E neppure l’assurdo finale riesce a rialzare in questa il film, pigiando solo sull’acceleratore del grottesco.
PS: davvero all’epoca le accelerazioni dei movimenti facevano ancora ridere?! Davvero ce n’era bisogno?!
PPS: curioso come nè il testo della canzone, nè il video centrino alcunchè con il film...