La bambina col falcone

Creato il 27 gennaio 2014 da Francesca Ghiribelli @fraghi88
Bianca Pitzorno

Titolo: La bambina col falcone
Autore: Bianca Pitzorno
Editore: Salani - maggio 2003
Prima edizione: Mondadori Bruno Scolastica - 1982
Pagine: 245
Prezzo: Brossura - € 13,00
TRAMA
Il romanzo è ambientato all'epoca delle Crociate, e racconta la storia della famiglia del falconiere di Federico II, Messer Rufo, che ha una bella moglie provenzale di nome madame Yvette e cinque figlie femmine di nome Costanza,Melisenda,Sibilla,Alice e Violante. Le due sorelle Costanza e Melisenda,eroine della vicenda, pur andando molto d'accordo, sono profondamente diverse: Costanza, la maggiore, sogna di combattere in una vera Crociata, mentre Melisenda desidera più di ogni altra cosa imparare il mestiere del falconiere (da cui il titolo del romanzo); intorno a queste caratteristiche ruota gran parte delle vicende narrate.
La storia della famiglia è raccontata mettendo in luce le gioie e i dolori di tutti i giorni, ed è inserita assai abilmente nel contesto storico-culturale, tanto che è facile immedesimarsi nei personaggi e nelle situazioni che vivono. In casa Rufo passano bambinaie dal passato oscuro, sapienti e golosi professori, cavalieri teutonici, nutrici arabe e loro prole; la famiglia intrattiene rapporti con altri nobili ed è, nel complesso, decisamente colta e cosmopolita.
RECENSIONE
Non ho mai amato molto il periodo delle Guerre Sante nel lontano 1200, ma questo libro raccoglie gli avvenimenti più importanti spiegati in modo scorrevole e con molta approfondita conoscenza da parte dell’autrice, la quale con arguzia ha saputo calare questo periodo in un libro allietato dalla vicenda centrale dei personaggi della famiglia di Messer Rufo.
I protagonisti sono essenzialmente il falconiere messer Rufo, sua moglie di origine francese madonna Yvette e le loro figlie, Costanza, Melisenda, Sibilla, Alice e Violante.
Per non tralasciare il paggio Konrad, il maestro di ‘casa’ Giovanni da Bologna, l’imperatore Federico II e il falcone dal nome Sparr.
In seguito saranno essenziali anche le figure delle bambinaie come Alienor in cerca del suo caro fratello perduto dal nome Honfroi e i due soldati amici di famiglia come Guglielmo e Bencivenni.
La storia di questo romanzo dimostra l’evidente bravura dell’autrice, ma diciamo che il titolo è solo una ‘scusa’, perché la vicenda non si centra solo sulla bambina e il falcone, ma ben su tutti i personaggi primari e secondari, i quali danno voce ad un libro dai tratti prevalentemente storici.
Ovviamente il personaggio della bambina, in questo caso Melisenda, che fin da piccola vorrebbe diventare una abile falconiera proprio come suo padre, è soltanto una delle tante storie dentro alla storia, la quale racchiude anche la figura gentile di Madonna Yvette. La donna si addolora ogni qualvolta non riesce a dare l’amato figlio maschio al consorte e poi vi è l’assennata figura di Konrad, il quale sarà costretto a partire per la Guerra Santa, ma da sempre ama di poter diventare medico.
Giovanni da Bologna, uomo di buon cuore e certamente una buona forchetta, ma per quanto cibo possa ingerire la sua figura resta un esile stecchino.
Il rapporto tra Melisenda e il suo falcone grigio di nome Sparr rappresenta una sensibile amicizia rafforzata dalla similitudine tra il carattere della bambina e quello dell’animale. Due personalità forti e coraggiose, come d’altronde lo sono quasi tutte le figlie di Messer Rufo.
Anche Costanza, la primogenita dimostra un carattere tosto e testardo e da sempre sogna, anche se donna, di poter partecipare alla Guerra Santa.
Giungendo, però agli avvenimenti storici, tutto comincia al momento dell’incoronazione di Federico II, figlio di Federico Barbarossa. Messer Rufo andrà da solo all’evento, perché la moglie sta per partorire la loro seconda figlia Melisenda.
Dal momento dell’incoronazione Federico II indirà una crociata, ma passeranno circa dodici anni, in cui Messer Rufo e madonna Yvette avranno altre figlie prima che la vera Guerra Santa possa scoppiare.
L’imperatore è pronto a partire, il paggio Konrad dovrà partire insieme a Guglielmo e Bencivenni per la crociata. Durante questi anni il rapporto tra Sparr E Melisenda, nasce, cresce e il sogno della bambina ormai diventata ragazza si avvera. Allo scoppio del conflitto, Costanza verrà chiusa in un convento e in cuor suo non potrà mai avverare il suo desiderio di poter combattere in battaglia.
Il giorno prima dello scoppio vi è una forte epidemia, così l’imperatore si ammala e non può partire.
Per il Papa sembra ancora un’inutile scusa per la guerra e così lo scomunica, ma Federico II avrà altre armi per riuscire a risolvere la questione senza spargimenti di sangue, grazie alla sua amicizia con il re di Gerusalemme. L’imperatore riuscirà ad avere la città e sarà tollerante verso i musulmani permettendo loro di poter pregare in Terra Santa, e sarà così che il Papa vede ancora il suo gesto come un affronto e da lì saranno i cristiani i veri nemici del re.
Tutto però si aggiusterà ancora una volta con l’intervento del re e la pace sarà nuovamente proclamata.
Ripeto, essendo un’amante della storia, non ho mai trovato però molto affascinante questo periodo storico, ma devo ringraziare l’autrice per aver reso questo libro davvero piacevole ed esauriente.
Consiglio questa lettura per chi ama il periodo delle crociate, ma anche a chi ama soltanto sentirsi raccontare la vita vissuta di quel tempo, cullandosi fra importanti tematiche come l’amore,l’amicizia, il coraggio e la dignità del proprio onore.
Francesca Ghiribelli

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