Entro i prossimi due anni, la prima banca internazionale di combustibile nucleare vedrà la luce in Kazakistan, finanziata dal noto finanziere e miliardario americano, nonchè filantropo, Warren Buffett.
Una banca di combustibile nucleare è un deposito che consente di rifornire di combustibile nucleare tutti quei paesi che non possiedono la tecnologia per arricchire l'uranio. Considerando che l'uranio altamente arricchito adatto per le armi nucleari può essere prodotto negli stessi impianti che producono l'uranio a basso arricchimento, è facile immaginare l'importanza di una simile struttura.
In altre parole, la banca fornisce combustibile arricchito per i reattori nucleari di tutti quei paesi che utilizzano l'energia nucleare a scopi civili, evitando che questi possano essere tentati di impiegare l'uranio a scopi militari, frenando così la proliferazione su scala globale di armi atomiche.
Naturalmente tutti i paesi che hanno ambizioni militari di possedere ordigni nucleari, non vedono di buon occhio questo sistema, poichè preferirebbero possedere direttamente la tecnologia di arricchimento, indispensabile alla produzione di armi nucleari.
La nuova banca nucleare sarà in grado di immagazzinare 90 tonnellate di uranio LEU, sufficienti a far funzionare un reattore ad acqua leggera della potenza di 1.000 MWeSecondo la Reuters, Warren Buffett e la società statunitense Nuclear Threat Initiative (NTI), doneranno 50 milioni di dollari per la realizzazione del progetto, mentre altri 100 milioni di dollari verranno messi a disposizione dall'Unione europea, dal Kazakistan, dal Kuwait, dalla Norvegia, dagli Emirati Arabi Uniti e dagli Stati Uniti. Una cifra sufficiente a far funzionare la banca nucleare per almeno dieci anni.
L'interesse del miliardario americano verso il progetto risale al 2006, quando è diventato consulente della Nuclear Threat Initiative. Ma l'avvio effettivo del progetto è stato annunciato soltanto pochi giorni fa, dopo che l'Atomic Energy Agency (IAEA) ha messo a disposizione i 100 milioni di dollari a seguito dell'autorizzazione della Russia per il trasporto di combustibile nucleare che arriverà in Kazakistan e che da lì ripartirà verso le diverse destinazioni.
Il progetto costituisce una pietra miliare per tutto il settore e la nuova banca deterrà uranio a basso arricchimento (LEU) che potrà essere utilizzato da tutti i paesi membri della Atomic Energy Agency in caso di interruzioni delle forniture sul mercato internazionale.
LEU è un uranio arricchito con una purezza fissile del 5%, assai lontana dal 90% che identifica l'uranio weapon-grade, cioè l'uranio utilizzabile per le armi nucleari.
La nuova banca nucleare sarà in grado di immagazzinare 90 tonnellate di uranio LEU, sufficienti a far funzionare un reattore ad acqua leggera della potenza di 1.000 MWe (mega-watt elettrici). Dei 438 reattori operativi in tutto il mondo, circa 350 sono reattori ad acqua leggera.
Una sfida, quella della non-proliferazione nucleare, strettamente legata al successo di questo progetto e legata a doppio filo con i sempre maggiori fabbisogni energetici del nostro pianeta.
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