LA BANDA DELLE CASSE DA MORTO - Nick Laird

Creato il 08 novembre 2014 da Lalettricerampante
Sembrerà assurdo, ma mi stupisco sempre di quanto un titolo e, soprattutto, una copertina possano influenzare le scelte dei lettori nell’acquistare o meno un determinato libro. Spesso ci portiamo a casa libri che non avevo mai sentito nominare perché hanno un titolo accattivante e una copertina fantastica, e altrettanto spesso lasciamo sugli scaffali delle librerie libri che potrebbero anche essere belli, se non fosse che la casa editrice ha affidato grafica e titoli a un bambino delle elementari.Prendete ad esempio La banda delle casse da morto di Nick Laird, libro che non avevo mai sentito nominare e che, di conseguenza, non sapevo nemmeno di che cosa trattasse. Poi, passeggiando in via Roma a Torino durante Portici di carta, abbiamo visto spuntare su un bancone tre scimmiette: una con una birra in mano, una con una pistola e una con gli occhiali da sole. Ok, non mi interessa di cosa parli, devo assolutamente avere quel libro. Diciamo che il titolo ha aiutato molto, così come la quarta di copertina. Però, ecco, sono sicura che lo avrei comprato anche se titolo e quarta non mi avessero attirato per nulla.
Il romanzo racconta la storia di Danny, un avvocato irlandese che lavora nella City di Londra, a cui un giorno piomba in casa un suo amico di infanzia Geordie. Non si tratta esattamente di una visita di cortesia, perché Geordie, che non ha mai lasciato l’Irlanda e ha sempre vissuto di espedienti e imbrogli, è in fuga da una potente organizzazione criminale a cui, tra le altre cose, ha rubato parecchi soldi. Danny quindi, oltre a dover affrontare i dilemmi etici che il suo lavoro di avvocato gli pone da sempre,  tener testa a un capo stronzissimo e cercare di conquistare la bella Ellen, con l’arrivo di Geordie si ritrova a fare i conti con un episodio del passato che gli ha cambiato la vita e che forse ora riuscirà finalmente a superare e a espiare.  Cercando se possibile di non saltare in aria.
Il libro è scritto molto bene ed è molto divertente, e riesce a trattare in forma leggera e scanzonata alcuni temi molto profondi: il passato che ritorna, le scelte etiche e morali che si devono affrontare ogni giorni, il rapporto tra l’Ulster e il Regno Unito, l’amicizia, l’amore e la fedeltà ai propri ideali  e a se stessi. Il tutto condito da una buona dose di alcool, droga, botte e scorregge.Insomma, è stata davvero una lettura piacevole, con molte frasi all'apparenza banali ma in realtà molto profonde e vere e con tante, tantissime risate. Unica pecca è il titolo italiano che, sebbene un riferimento  a questa banda sia effettivamente presente nel testo, con l’originale (Utterly Monkey, che invece si riferisce a un modo tipicamente irlandese di definire una persona brutta) c’entra poco. Ma è tutto sommato scusabile (anche se non riesco a togliermi dalla mente come sarebbe stato se lo avessero intitolato "totalmente cozza"... vabbè).
Concludo facendo i complimenti a Federica Aceto per la bella traduzione (ci sono alcuni giochi di parole che è riuscita a rendere davvero bene, nonostante la difficoltà) e consigliandovi caldamente la lettura. Non fosse altro per le tre adorabili scimmiette in copertina.
Titolo: La banda delle casse da morto
Autore: Nick Laird
Traduttore:  Federica Aceto
Pagine: 314
Editore: minimum fax
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