Ne abbiamo viste tante di Barbie dal 1959, quando la bambola più famosa del mondo fu commercializzata, ad oggi. Peggio che nei film degli anni ’70 con Edwige Fenech abbiamo avuto la Barbie dottoressa, la Barbie soldatessa, la Barbie paracadutista, la Barbie professoressa e chi più ne ha più ne metta, però, no, la Barbie chiattona proprio non si può vedere.
E’ inutile, non cambia mai nulla, soltanto restando in Italia, negli anni ’70-’80 i giornali erano pieni di notizie di bambini lanciatisi dal balcone al grido di Jeeg Robot D’Acciaio, fu scomodato il Parlamento per mettere al bando Atlas UFO Robot che trasformava i bambini in temibili piloti di mecha guerrieri pronti a scatenare guerre integalattiche, gli anni ’90 sono stati il teatro della più grossa operazione di censura agli anime e oggi si scopre[1] che le bambine muoiono denutrite per colpa dell’anoressia causata dall’inutile tentativo di conformarsi alla Barbie principessa e quindi è ora di un bel restyling alla Barbie per renderla un modello più facile da imitare[2].
E’ sempre facile dare la colpa a qualcun altro, troppo comodo delegare ad altri l’educazione dei propri figli e addossare al sistema le responsabilità della propria incapacità e delle proprie scelte sbagliate, come se una ragazzina anoressica lo diventa perché gioca con le Barbie o guarda pessimi programmi televisivi, che poi, a proposito di Tv, non capisco come mai nessuno si lamenta dei pessimi programmi per bambini trasmessi oggi sui canali via cavo e satellitari, ma questo sarà oggetto di un altro post. Intanto vi lascio con il simpaticissimo video di “Barbie Girl” singolo del ’97 del gruppo pop scandinavo Aqua.
[1] in verità già nel ’97 la Barbie fu rimodellata per andare in contro alle esigenze dei folli protettori dell’infanzia
[2] che poi a prescindere dal problema della Barbie, quello di abbassare gli standard per facilitarne il raggiungimento al mucchio di caproni che affolla il pianeta, quello dell’omologazione verso il basso, insomma, è un altro grosso problema di questi anni