La befana fa i botti e sceglie l'aquila per volare

Creato il 09 gennaio 2013 da Bagaidecomm @BagaideComm
C’era un’antica diceria che diceva che la befana porta i doni sempre ai primi della classe. Chissà, allora, cosa avranno pensato Juve, Fiorentina ed Inter al termine di questa domenica d’Epifania. Immaginiamo i commenti non troppo gioiosi e le riflessioni fatte al termine dei match negli spogliatoi. Un week end che aveva riservato i botti proprio per domenica, quando la Befana si è fatta beffe dell’antica tradizione disseminando carbone su tutto il campionato ed in special modo sull’alta classifica. La Juve, capolista tranquilla, che stava giocando un buon calcio e che era in vantaggio (e pure in superiorità numerica!), spegneva clamorosamente l’interruttore e si faceva rimontare in casa (come contro l’Inter) da un Sampdoria che sul piano dei nervi è stata devastante ed ha saputo cogliere grazie al nuovo modulo (3-5-2 con Palombo regista alla Bonucci) ed i suoi interpreti le sbandate della Juve e punirla fino a farla crollare. Due parole sul mattatore di giornata Mauro Icardi, argentino anche lui di Rosario come Messi, grande corsa e buoni piedi che prima accetta di buon grado la papera di Buffon e poi s’inventa un gol bellissimo per sigillare la vittoria. Avevamo scritto tempo fa che le partite della Juve non mentono mai. Se c’è si vede e son dolori, ma se abbassa la guardia un attimo e prova a gestire senza colpire, cominciano i problemi. Se sia stato un incidente di percorso lo sapremo presto. Stessa sorte tocca alla Fiore. Qui però devo fare pubblica ammenda e capirete leggendo il perché. La Viola domina in lungo ed in largo crea senza esagerare sette (sì ho scritto 7) palle-gol nitide: c’è da fare i conti però con un giovane portiere romano di 20 anni, Perin, che tutti descrivevano come il nuovo Zoff o il nuovo Buffon, ma che, fino all’altro ieri, non mi aveva mai convinto tanto fossi certo di una vera e propria bufala sul suo conto. Il ragazzo invece salva il salvabile ed anche di più. Una super prestazione che mi fa ricredere, in attesa di una contro prova. Il Pescara con l’angelo custode in porta colpisce con Johnatas e poi su dormita di Roncaglia che si fa portar via palla da Celik, il quale poi finalizza facilmente battendo Neto. Rispetto alla Juve, però, la Fiorentina non esce mai dalla partita: possiamo scrivere di una squadra punita oltre misura ed oltre i propri demeriti. C’è poi a chi è andata ancora peggio: Inter e Roma, ad esempio, che vengono letteralmente asfaltate da Udinese (3-0) e Napoli (4-1). Nelle due partite troviamo episodi e giocatori al limite del grottesco. Prendiamo Johnatan dell’Inter, terzino verdeoro che gioca per il semplice fatto che il povero Strama non ha alternative. Il brasiliano non ha ritmo, non spinge non difende e figurarsi se caccia dentro un gol a pochi passi dalla porta. Ai neroazzurri non possono bastare Guarin e la grande intelligenza tattica degli argentini se non sono quanto meno supportati dalle gambe (si vedano i gol, tutti e tre su imbeccata di Di Natale e Muriel). Napoli-Roma è invece il solito monologo di Cavani, che ormai si sarà abituato al soprannome di extraterrestre, marziano, e via con la galassia. Partita dopo partita sembra sempre più assomigliare a Batistuta, ma se continuerà così diventerà Cavani: punto. In casa giallorossa basta sottolineare come l’unico (Osvaldo) che non abbia fatto i due voli intercontinentali tra la capitale ed Orlando per il “ritiro/vacanza” regalato dalla dirigenza abbia timbrato il cartellino. Naturalmente, come ogni festa, c’è chi di doni ne ha ricevuti ed anzi adesso si ritrova con la ghiotta opportunità di stare quasi a contatto col treno tricolore. Non è una novità, ne abbiamo già parlato: la Lazio di Petkovic sta dimostrando una continuità rispetto alle altre che può diventare fattore determinante non solo per far spiccare il volo alla mascotte Olimpia. Seppur a fatica e con un rigore dubbio, batte un Cagliari che soffre tremendamente gli scampoli finali dei match. Sono tanti, troppi punti persi sul filo di lana. Anche sabato immeritatamente. Stesso sorriso per il Milan, anche se qui davvero c’è stato solo il risultato di buono. La Befana ha fatto capire sotto sotto per chi tifa e non mi stupirei se il prossimo anno la vedessi in groppa ad un’aquila piuttosto che alla classica scopa di ghisa. Altri risultati: Catania-Torino 0-0 ; Chievo-Atalanta 1-0; Genoa-Bologna 2-0; Parma-Palermo 2-1
Sebastiano Paterniti

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