La bella gente

Creato il 27 agosto 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

La società borghese messa alla berlina

Provocatorio nei confronti della borghesia nostrana, La bella gente (film datato 2009) giunge finalmente in sala. Un film che si fa progressivamente più amaro e riconoscibile, con una fotografia realistica e desolante.

Alfredo e Susanna hanno una casa in campagna fuori Roma dove trascorrono buona parte dell’estate. Un giorno Susanna vede una giovane prostituta che viene maltrattata dal suo protettore e decide di aiutarla portandola a casa. Nadja, inizialmente restia, comincia ad aprirsi con Susanna, ma un evento inatteso provvederà a turbare la quiete.

Ivano De Matteo è abbonato alle provocazioni; infatti prima di convincere il pubblico con la parabola discendente di un padre divorziato (Gli equilibristi) e far suscitare più di un dubbio con l’ipocrisia de I nostri ragazzi, aveva realizzato un prodotto estremamente centrato e focalizzato sull’agiata classe borghese del nostro paese. È convincente l’approccio (semplice e lineare) e ancor di più la delineazione di una realtà tragica, che si riempie di parole vuote e vuote promesse e che distanzia adeguatamente chi ha i soldi da chi non li ha.

Storia di due donne (l’una cresciuta nell’agiatezza e con la convinzione di fare sempre la cosa giusta, mentre l’altra costretta a fare la prostituta al lato della strada), La bella gente mette alla berlina una classe sociale che si sente in dovere di aiutare il prossimo per poi allontanarlo a causa dei pregiudizi. Una pellicola amara che si snoda in modo assolutamente verosimile e che sottolinea l’impegno di De Matteo nel cercare a tutti i costi di svelare l’ipocrisia provocando in modo costante.

Riuscito ritratto di una realtà nella quale nessuno è buono o cattivo, nessuno è eroe o eroina, La bella gente è un ineluttabile percorso circolare che fa riflettere e colpisce con intensità. Un film che è l’espressione di una società pronta a far finta di nulla nel momento in cui le prime difficoltà insorgono. Una società finta, nella quale l’apparente benessere cela un senso d’instabilità frutto della perdita d’umanità e del degrado morale.

Attorniatosi da un cast di tutto rispetto (Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano e la giovane Victoria Larchenko), De Matteo conferma la sua peculiare attitudine nel riuscire a mettere in scena la distanza che intercorre tra le buone intenzioni e le opere. Difatti anche in questo film si nota quanto l’ambizione di voler essere qualcosa di diverso e di fare qualcosa di più, si scontri con la realtà, con l’egoismo e l’ipocrisia che seduce e abbandona.

Uscita al cinema: 27 agosto 2015

Voto: ***


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :