Siamo a New York, e Tami Shaoul, vice presidente della Corcoran Group immobiliare, ci spiega che il nuovo sfizio newyorkese è avere una biblioteca nel proprio condominio.
Uno sfizio a buon mercato, rispetto alla cantina refrigerata per i vini, alla sala giochi dei bambini, alla vasca idromassaggio e all’area-ricevimenti, eppure al tempo stesso un segno evidente di lusso. Adesso la scommessa è indovinare se il modello sarà esportabile in Italia, dove le librerie hanno fatto il loro ingresso nei musei, nei caffè, addirittura nei ristoranti, ma non rientrano nelle attrattive elencate dagli immobiliaristi.
Aspettiamo fiduciosi!