E sempre i fratelli Pagot hanno lasciato che l'animazione di Cocco Bill (creatura disegnata da Jacovitti) fosse ripresa da Pierluigi De Mas.
Di che parliamo?
Parliamo di rinascimento. Ovvero del considerare il proprio progetto creativo, non una creatura di cui essere gelosi. E nemmeno un dono da portare con sé.
A questi eccellenti cartoonist è accaduto allora di lasciare che altri colleghi potessero ridare linfa ai loro personaggi, pur di non farli morire di stenti.
Badate bene che, negli anni di Carosello (1957-77), un personaggio animato esercitava una forte influenza sul successo di un prodotto. Non ci sarebbe stato niente da dire, dunque, se i Pagot avessero deciso di rinchiuderli nell'archivio.
E senza esitare, alla faccia della proprietà intellettuale, non si sono fatti scrupoli nel dare in affidamento il personaggio faticosamente creato.
Il quale, ne sono certo, grato per il gesto d'altruismo, avrà avuto un sussulto e avrà strizzato loro l'occhio, carico di gratitudine.
Franco Liuzzi.