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La Bild: “Berlusconi è il peggior capo di governo d’Europa”. Maledetti fascio-comunisti

Creato il 21 settembre 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
La Bild: “Berlusconi è il peggior capo di governo d’Europa”. Maledetti fascio-comunisti Ieri avevamo accennato al fatto che i giornali tedeschi avevano aperto un vero e proprio fuoco di fila contro Silvio. Oggi andiamo a dare un’occhiata a quello che la stampa tedesca ha effettivamente scritto sullo schöne ficker europeo. Dunque. La Bild, il quotidiano più letto del Vecchio Continente scrive che “Bunga bunga Berlusconi ci farà affondare tutti a causa dell’aggravamento della crisi dell’Euro che sta provocando”. Lo Spiegel on-line denuncia: “A Berlusconi mancano ravvedimento, giudizio e ragione, per cui la sua reazione è quella di inveire contro Standard&Poor e accusando i media”. La Sueddeutsche, quotidiano liberal: “Il declassamento è un duro colpo al governo Berlusconi che reagisce sfrenato”. La Frankfurter Allgemeine: “Il downgrading di S&P sottolinea l’insufficienza di riforme e le carenze della manovra e il premier reagisce subito con accuse”. Die Welt: “Attualmente Silvio Berlusconi non appare in grado di far uscire il paese dalla crisi”. Questo è ciò che sta accadendo in Germania perché in Europa, e nel resto del mondo, non è che Berlusconi sia trattato meglio, Russia, Bielorussia, Panama e Antigua a parte, ovviamente. Il declassamento da A+ ad A che l’agenzia di rating ha operato nei confronti dell’Italia è tutto politico e poco economico. E invece di indurre un premier che si sta lentamente cuocendo nel suo brodo primordiale a base di pilu a fare un passo indietro, sembra che lo abbia addirittura incattivito. Questo ultrasettantenne, malato conclamato di satiriasi, sembra non rendersi conto che tutto il mondo gli si sta rivoltando contro, che le sue performance extra governative rappresentano ormai motivo di dileggio a occidente e a oriente (Corea del Nord compresa) e che è la sua persona, fisicamente fisica, a far specie a tutte le donne dell’universo, ovviamente escluse le escort che pensano a tirar su gli ultimi spiccioli. La colpa del declassamento e dello sputtanamento planetario è ovviamente dei media, dei giornali comunisti italiani, di Rai3, dei comici e dei cabarettisti di casa nostra che non perdono occasione per esporlo al pubblico ludibrio. Silvio parla ovviamente di Repubblica e del Fatto Quotidiano anche perché, allo stato attuale, non ci sembra che l’Unità e il Manifesto siano in grado di causare grandi danni. Il Corriere della Sera, come sempre, da un colpo al cerchio e uno alla botte preferendo più menare sul cerchio (l’opposizione) che sulla botte (la maggioranza) mentre dall’altra parte, dal versante della maggioranza, è schierata la restante stampa e televisione italiana divisa fra servi tout-court e liberi servi, iscritti e fiancheggiatori, militanti e simpatizzanti. Anche in questo caso è un problema di credibilità, proprio quell’aspetto della vita pubblica che solitamente fa propendere un giudizio fra contrappesi positivi o negativi. Se due giornali e mezza rete televisiva (La7 è come il Corriere della Sera), possono causare tutto questo putiferio a livello mondiale, significa che gli altri non se li fila nessuno. Ma d’altronde, voi ce li vedete gli operatori della City leggere Il Giornale o Libero, Il Foglio o Il Tempo, i Quotidiani Nazionali o il Messaggero, la Gazzetta del Mezzogiorno o il Giornale di Sicilia? Ce li vedete gli stessi operatori prendere appunti durante i Tg1, Tg2, Tg4, Tg5, ItaliaUno News, SkyTg24 e il Mentana Courier mentre assesta un colpo al berlusconismo e uno alle opposizioni inefficaci? Comunque vada, e comunque stia andando, Silvio non molla e non mollerà mai, a meno di un colpo di bazooka che lo scalzi da quella poltrona che ha provveduto ad appiccicarsi al culo col Super Attack, oppure, in modo molto meno cruento, aspettando la sentenza del processo Mills che si porterebbe appresso un’equazione elementare: condanna = interdizione dai pubblici uffici. Non credendo minimente al fatto che Silvio se ne vada, o che qualcuno lo faccia cadere, ma illudendoci per un attimo che possa succedere, ieri sera abbiamo seguito il risultato dei sondaggi di Pagnoncelli a Ballarò sulle percentuali di fiducia che gli italiani ripongono in politici, o in personaggi della vita pubblica, che in questo momento potrebbero risollevare le sorti dell’Italia. Con uno sconforto pari all’incredulità, abbiamo scoperto che Emma Marcegaglia, la presidente di Confindustria, è secondo gli italiani il personaggio più adatto a guidare il paese in questo momento. Seguono Mario Draghi, destinato però ad altro incarico, e Luca Cordero di Montezemolo. Gli unici due politici presenti nella “cinquina” di testa, sono Giulio Tremonti e Pierferdinando Casini. Ora. Fermi tutti. Da quando in qua i complici di delitti vengono assolti e gli autori materiali condannati? Come si fa ad avere fiducia in persone che fino a ieri, con il loro silenzio, il loro voto tacito in Parlamento, le loro dichiarazioni hanno tenuto in vita l’ectoplasma Berlusconi? Possibile che alla Marcegaglia siano serviti quattro anni per rendersi conto che Silvio era un bluff che pensava a se stesso e si occupava solo a tempo perso del paese? Ma se non è sinonimo di stupidità questo, cos’altro è? E come può essere definito un atteggiamento prono per non offendere quello che resta di una donna? Ora abbiamo finalmente capito perché Silvio non molla. Si è reso conto che chiunque verrà dopo di lui non vale un terzo del suo nulla. Lui è un “vuoto” doc, gli altri solo pallide imitazioni.

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