La seconda puntata della Bohème di Puccini Benoît (di fuori) Si può?
Marcello Chi è là?
Benoît Benoît!
Marcello Il padrone di casa! (Depongono i bicchieri.)
Colline (Grida:) Non c'è nessuno.
Schaunard È chiuso.
Benoît Una parola.
Schaunard (Dopo essersi consultato cogli altri, va ad aprire.) Sola!
Benoît (Entra sorridente: vede Marcello e mostrandogli una carta dice:) Affitto !
Marcello (ricevendolo con grande cordialità) Olà ! Date una sedia.
Rodolfo Presto.
Benoît (schermendosi) Non occorre. Vorrei...
Schaunard (Insistendo con dolce violenza, lo fa sedere.) Segga.
Marcello Vuol bere? (Gli versa del vino).
Benoît Grazie.
Rodolfo e Colline Tocchiamo. (Tutti bevono. Benoît, Rodolfo, Marcello e Schaunard seduti, Colline in piedi. Benoît depone il bicchiere e si rivolge a Marcello mostrandogli la carta.)
Benoît Questo è l'ultimo trimestre .
Marcello (con ingenuità) Ne ho piacere.
Benoît E quindi...
Schaunard (interrompendolo) Ancora un sorso. (riempie i bicchieri.)
Benoît Grazie.
I quattro (toccando con Benoît) Alla sua salute! (Si siedono e bevono. Colline va a prendere lo sgabello presso il cavalletto e si siede anche lui.)
Benoît (riprendendo con Marcello) A lei ne vengo perché il trimestre scorso mi promise...
Marcello Promisi ed or mantengo. (mostrando a Benoît gli scudi che sono sul tavolo)
Rodolfo (con stupore, piano a Marcello) Che fai?...
Schaunard (come sopra) Sei pazzo?
Marcello (a Benoît, senza badare ai due) Ha visto? Or via, resti un momento in nostra compagnia. Dica: quant'anni ha, caro signor Benoît?
Benoît Gli anni?... Per carità!
Rodolfo Su e giù la nostra età.
Benoît (protestando) Di più, molto di più. (Mentre fanno chiacchierare Benoît, gli riempiono il bicchiere appena egli l'ha vuotato.)
Colline Ha detto su e giù.
Marcello (abbassando la voce e con tono di furberia) L'altra sera al Mabil...
Benoît (inquieto) Eh?!
Marcello L'hanno colto in peccato d'amore.
Benoît Io?
Marcello Neghi.
Benoît Un caso.
Marcello (lusingandolo) Bella donna!
Benoît (mezzo brillo, con subito moto) Ah! molto.
Schaunard (Gli batte una mano sulla spalla.) Briccone !
Colline Seduttore ! (Fa lo stesso sull'altra spalla.)
Rodolfo Briccone !
Marcello (magnificando) Una quercia!... un cannone! il crin ricciuto e fulvo.
Marcello Ei gongolava arzillo, pettoruto.
Benoît (ringalluzzito) Son vecchio, ma robusto.
Colline, Schaunard e Rodolfo (con gravità ironica) Ei gongolava arzuto e pettorillo.
Marcello E a lui cedea la femminil virtù.
Benoît (in piena confidenza) Timido in gioventù, ora me ne ripago... È uno svago qualche donnetta allegra... e... un po'... (accenna a forme accentuate) Non dico una balena, o un mappamondo, o un Viso tondo da luna piena, ma magra, proprio magra, no e poi no! Le donne magre sono grattacapi e spesso... sopraccapi... e son piene di doglie, per esempio... mia moglie... (Marcello dà un pugno sulla tavola e si alza: gli altri lo imitano: Benoît li guarda sbalordito.)
Marcello (con forza) Quest'uomo ha moglie e sconce voglie ha nel cor!
Gli altri Orror !
Rodolfo E ammorba, e appesta la nostra onesta magion!
Gli altri Fuor!
Marcello Si abbruci dello zucchero.
Colline Si discacci il reprobo.
Schaunard (maestoso) È la morale offesa che vi scaccia!
Benoît (Allibito, tenta inutilmente di parlare.) Io di...
Rodolfo, Colline (Circondano Benoît sospingendolo verso la porta.) Silenzio!
Benoît (sempre più sbalordito) Miei signori...
Tutti Silenzio ! . . . (spingendo Benoît fuori dalla porta) Via signore! Via di qua! (sulla porta guardando verso il pianerottolo sulla scala) ... e buona sera a Vostra signoria. (ritornando nel mezzo della scena, ridendo) Ah! ah! ah! ah!
Marcello (chiudendo l'uscio) Ho pagato il trimestre.
Schaunard Al Quartiere Latino ci attende Momus.
Marcello Viva chi spende!
Schaunard Dividiamo il bottino! (Si dividono gli scudi rimasti sul tavolo.) Rodolfo e Schaunard Dividiam !
Marcello (presentando uno specchio rotto a Colline) Là ci sono beltà scese dal cielo. Or che sei ricco, bada alla decenza! Orso, ravviati il pelo.
Colline Farò la conoscenza la prima volta d'un barbitonsore. Guidatemi al ridicolo oltraggio d'un rasoio.
Marcello, Schaunard e Colline Andiamo.
Rodolfo Io resto per terminar l'articolo di fondo del Castoro.
Marcello Fa presto.
Rodolfo Cinque minuti. Conosco il mestiere.
Colline Ti aspetterem dabbasso dal portiere.
Marcello Se tardi, udrai che coro!
Rodolfo Cinque minuti. (Prende un lume ed apre l'uscio: Marcello, Schaunard e Colline escono e scendono la scala.)
Schaunard (uscendo) Taglia corta la coda al tuo Castoro!
Marcello (di fuori) Occhio alla scala. Tienti alla ringhiera.
Rodolfo (sul pianerottolo, presso l'uscio aperto, alzando il lume) Adagio !
Colline (di fuori) È buio pesto. (Le voci di Marcello, Schaunard e Colline si fanno sempre più lontane)
Schaunard Maledetto portier! (Rumore d'uno che ruzzola).
Colline Accidenti!
Rodolfo (sull'uscio) Colline, sei morto?
Colline (lontano, dal basso della scala) Non ancor!
Marcello (più lontano) Vien presto! (Rodolfo chiude l'uscio, depone il lume, sgombra un angolo del tavolo, vi colloca calamaio e carta, poi siede e si mette a scrivere dopo aver spento l'altro lume rimasto acceso: si interrompe, pensa, ritorna a scrivere, s'inquieta, distrugge lo scritto e getta via la penna.)