La Borsa milanese ancora penalizzata
Vola Saipem in una buona seduta per i petroliferi, bene anche il comparto del lusso, mentre scendono i bancari ed il risparmio gestito.
La “colpa”, così come a volte il merito, è sempre dei titoli del comparto bancario. Le lettere che arrivano dalla Bce, possono essere indirizzate a Banca Popolare di Vicenza oppure a Banca Carige, ma il mercato, giustamente, le ritiene indirizzate a tutte le Banche italiane, e la Borsa ne prende atto.
Altrove, in Europa, i cali odierni si sono limitati a pochi decimi di punto percentuale: Londra (-0,3%), Parigi (-0,3%) e Francoforte (-0,4%) ed al momento New York è leggermente positiva, stasera parlerà Fischer, il vicepresidente della Fed, ma è chiaro che tutti attendono giovedì le decisioni della Bce e quel che dirà Draghi.
Nel frattempo, come detto, il nostro Ftse Mib (-1,20%) viene zavorrata dal suo comparto principe, ecco il bilancio odierno del settore bancario: Bper (-5,17%), Banca MPS (-4,73%), Banco Popolare (-4,07%), Ubi Banca (-3,71%), Mediobanca (-2,85%), BpM (-2,66%), Intesa Sanpaolo (-2,38%) ed Unicredit (-2,31%).
Netto dietro-front per Azimut (-3,99%) e Telecom Italia (-3,63%), per l’ex monopolista un immediato ritorno sotto quota 1 euro.
Si conferma la debolezza di Unipol (-3,32%) ed UnipolSai (-3,14%) che ora debbono immediatamente riprendersi per non tornare verso i minimi dello scorso mese.
La giornata nettamente negativa del comparto del risparmio gestito è confermata dai ribassi di Anima Holding (-2,55%) e Banca Mediolanum (-2,49%).
Ma oggi non sono mancati dei settori in controtendenza rispetto all’indice, sono andati bene i petroliferi, in particolare con Saipem (+7,25%) che sembra aver rimosso completamente quelle “chiusure anomale” della scorsa settimana, anche oggi, infatti, negli ultimi minuti di contrattazione sono arrivati consistenti acquisti.
Bene anche Tenaris (+1,10%) ed Eni (+0,37%).
Ed è salito anche il comparto del lusso con Salvatore Ferragamo (+3,53%), Moncler (+1,48%) , Luxottica (+0,14%) e Tod’s (+0,14%), ma potremmo aggiungere anche Ferrari (+1,89%).
Segnaliamo per concludere anche il rialzo di Poste Italiane (+1,56%) che inverte la rotta dopo tre ribassi consecutivi.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro