La bufala va servita fredda, anzi ghiacciata

Creato il 22 luglio 2013 da Giuseino @seriesmag

La volete leggere la notizia?
Ci tenete proprio?
Ok, ve ne incollo un pezzettino, fino a dove fa “booom”, e rischia di far esplodere tutti i PC di quelli dotati di un po’ di buonsenso.
La storiella in questione gira su ogni buon sito di fuffa che si rispetti e fa più o meno così:

“L’Antartide non finirà mai di stupire e regalare nuove sorprese. Il continente più gelido, remoto e inospitale della Terra, con temperature che toccano anche i -80 gradi centigradi, potrebbe nascondere un vero e proprio museo archeologico, sotto la spessa coltre di ghiaccio che avvolge il 95 per cento del suo territorio e che raggiunge una profondità media di oltre 2000 metri. Qui, 4 mila scienziati, di 46 paesi del mondo, conducono da oltre cinquant’anni le ricerche più impensabili e l sempre in questo luogo avvengono strani e incredibili fenomeni scientifici, alcuni dei quali ancora inspiegabili. E’ ciò che è accaduto a un team di scienziati britannici e statunitensi lo scorso mese di maggio. Gli studiosi stavano lavorando a un comune progetto di climatologia quando hanno assistito a un evento da film di fantascienza: un insolito vortice, stazionava in quota senza mai muoversi di un solo centimetro, nonostante le elevate raffiche di vento spostassero le nuvole tutt’intorno. All’inizio si era pensato a una tempesta polare ma, la staticità del mulinello e l’inconsueta nebbia che lo avvolgeva, hanno spinto i ricercatori a indagare sul fenomeno. Gli uomini hanno approntato un pallone meteo legato a un argano, completo di una radio sonda per il rilievo delle proprietà fisiche (temperatura, umidità relativa, pressione e velocità del vento) e un cronometro scientifico per la registrazione dei tempi di lettura. L’oggetto è stato poi rilasciato e fatto risucchiare all’interno del vortice per il tempo strettamente necessario alle misurazioni. Dopo alcuni minuti un risultato inquietante: il cronometro segnava la data del 27 gennaio 1965 e tutti i dati”

Boooooooooooooooooooooooooooooooooooooooom
Ecco, io vi avevo avvertiti. Non ho bisogno di verificare, il resto dell’articolo, documentarmi, magari telefonare; mi basta quest’ultimo pezzetto per capire la qualità di questa notizia. Bufala Doc, io il mio marchio l’ho apposto.

“Dopo alcuni minuti un risultato inquietante: il cronometro segnava la data del 27 gennaio 1965”.

Scusate, ahahahahahah. Per chiunque sappia grosso modo come funziona un orologio o un cronometro che dir si voglia, la cosa avrebbe senso solo se un curioso passante aldilà del vortice del tempo, visto spuntare da un buco nella sua realtà, questa strana sonda legata da una cordicella, spinto da pignoleria, resosi conto che l’orologio riportava la data del 2013, l’avesse pazientemente impostato sul suo anno e giorno “27 gennaio 1965”. Vuoi lasciare in giro un coso spuntato dal nulla con una data sbagliata? Avrà pensato il fenomeno…
O c’e’ qualcuno che pensa che esistono apparecchi, che ovunque li metti, annusano l’aria e stabiliscono da se e’ il 12 gennaio piuttosto che il 13 e di che anno?

Se chi si e’ premurato di diffondere tale storiella, c’avesse ragionato un secondo in più, magari poteva inventarsi che avevano messo dentro uno di quegli orologi che si sincronizzano via radio frequenza con una stazione trasmittente, dove e’ presente un orologio atomico, e ritiratolo questo presentava una data compatibile (ma diversa dall’attuale) con un periodo in cui un sistema del genere era già in funzione. Peccato che da quanto leggo in giro, il primo orologio radio-controllato al mondo sia della citizen, e risalga al 1989, prima di quella data quindi, non e’ ragionevole pensare che ci fossero stazioni trasmittenti in grado di emettere un segnale per regolare uno strumento adatto allo scopo; anche ammesso che quello avessero inserito all’interno della sonda (chissà poi perché). Comunque, i soliti fantastici siti che riportano storielle simili, si premurano alla fine di scrivere un rassicurante: