La Buona Novella

In questo periodo Pasquale le compagnie tetrali si adoperano in varie rappresentazioni che riguardano la vita di Gesù Cristo. Si va da quella classica e fedele così come è stata descritta dai Vangeli canonici e quelle invece ispirate ai Vangeli Apocrifi.

Fra queste ve n’è una molto particolare ispirata alle musiche di Fabrizio De Andrè che vede la collaborazione fra due compagnie teatrali cagliaritane: La Fabbrica Illuminata e Il Crogiolo.

 Con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De Andrè Onlus, e in occasione della Settimana di Pasqua, sarà in scena in forma di oratorio “LA BUONA NOVELLA” di Fabrizio De André, un concept album tratto dalla lettura di alcuni Vangeli apocrifi (in particolare, dal “Protovangelo di Giacomo” e dal “Vangelo arabo dell’infanzia”), nel quale si sottolinea l’aspetto più umano e meno spirituale assunto da alcune tradizionali figure bibliche (ad esempio, Giuseppe) e si presta maggiore attenzione a figure minori della Bibbia, che qui invece diventano protagonisti (ad esempio, Tito e Dimaco, i ladroni crocefissi insieme a Gesù).

Prendono parte all’allestimento gli attori Mario Faticoni ed Elena Pau, insieme agli allievi della “Scuola per l’Arte dell’Attore” diretta da Marco Parodi, Gabriella Asunis, Federica Boi, Caterina Carboni, Pierluigi Carola, Agnese Fois, Annalisa Mameli, Alessandra Ruggeri.

L’ensemble musicale, sotto la direzione di Corrado Aragoni, è composto da 4 “vocalist” (Simona Loddo, soprano, Bernardetta Manis, mezzosoprano, Gianluca Zedda, tenore, Tiziano Castro, baritono), e da 4 musicisti (Raoul Moretti, arpa, Ambra Beretta, flauto e ottavino, Gianluca Pischedda, violoncello, Alessandro Garau, percussioni).

I costumi sono di Salvatore Aresu. La regia di Marco Parodi.

Lo spettacolo verrà presentato nei giorni 6 e 7 aprile (Venerdì Santo e Sabato Santo), alle ore 21, nella Chiesa di S. Maria del Santo Monte di Pietà, Sede del Sacro Ordine dei Cavalieri di Malta, Via Corte d’Appello, Cagliari.

La chiesa si trova nel cuore di quello che anticamente fu il quartiere ebraico, ed è raggiungibile dalla via Santa Croce, discendendo due rampe di scale, o dalla via Corte d’Appello, superato il portico dell’ex Collegio Gesuitico di Santa Croce.

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