La 'buona scuola' di Renzi non va giù agli studenti.

Creato il 13 marzo 2015 da Freeskipper
La svolta buona. La buona scuola. Non piace a centinaia di studenti che ieri hanno sfilato in tutta Italia per protestare contro la riforma della scuola del governo Renzi. 'Siamo in 50mila' dicono alla fine della mattinata e 'abbiamo sfiduciato il governo'. Si è concluso con un lancio simbolico di gomme da cancellare il corteo degli studenti nella capitale contro la 'buona scuola' del governo Renzi. I manifestanti hanno sfilato per le vie del centro storico fino a Piazza Santi Apostoli davanti al palazzo della Prefettura. Prima di sciogliere il corteo hanno esposto uno striscione: "Cancelliamo l'austerità".
I manifestanti hanno acceso fumogeni colorati e sfilato in testa al corteo con un grosso striscione con su scritto "12 marzo una generazione che non si arrende". E hanno urlato al megafono: "Questo è l'ennesimo attacco alla scuola pubblica. Torniamo in piazza per riappropriarci dei nostri diritti. La Grecia è un esempio da seguire per la lotta contro l'austerity. Siamo un fiume in piena e non ci fermeranno". La riforma della scuola, tradotta in soldoni, non farà sparire gli scatti di stipendio degli insegnanti che resteranno legati all'anzianità. Il merito verrà comunque premiato con "risorse fresche". La parola chiave della riforma sarà "autonomia" e mirerà a tre obiettivi: mai più "classi pollaio", scuole aperte anche il pomeriggio, istituzione della Carta del prof., con 400 euro, nel primo anno, per le spese culturali di ogni singolo insegnante (libri, teatro, concerti, mostre, sussidi audiovisivi e telematici). Sul tema "caldo" delle assunzioni, il governo ha spiegato che le immissioni in ruolo procederanno a partire dalle graduatorie a esaurimento e dai vincitori di concorso 2012, assicurando che sarà mantenuto l'impegno a garantire le nuove assunzioni nella scuola a partire dal primo settembre attraverso l'approvazione del Parlamento della riforma della scuola presentata dal governo.