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La Caccia - Dietro le quinte- HMS Royal Oak e la Battaglia di Capo Passero

Creato il 14 ottobre 2013 da Stefaniabernardo
Cari amici, in attesa dell'uscita del mio secondo romanzo, ho deciso di condividere con voi qualche piccola curiosità su alcuni elementi presenti in questo episodio.

Oggi vi parlerò di uno dei velieri protagonisti delle nuove avventure. L'Hms Royal Oak, capitanata, nel romanzo, dall'ammiraglio britannico James Skyrm.Come ho scelto questo nome? E' tutto merito di una canzone. Tempo fa avevo acquistato l'album di un gruppo americano i "The Jolly Rogers" e sono rimasta folgorata da questo brano "The Royal Oak". Dal testo si evince che si parla di un veliero impegnato in una battaglia da cui ne esce vittorioso. Affascinata dalla melodia e dal nome, ho deciso di inserire un veliero così battezzato nel mio romanzo.Dopodiché ho fatto alcune ricerche. Nella storia della Royal Navy sono esistite otto navi da guerra con questo nome. La prima è stata varata nel 1664, l'ultima nel 1914.Il nome deriva dalla quercia in cui Carlo II si è nascosto dopo la sconfitta della Battaglia di Worcester, in cui l'esercito di Oliver Cromwell ha sonoramente sconfitto quello dell'aspirante Re inglese.Facendo altre ricerche, ho poi scoperto che un veliero con questo nome era presente durante la Battaglia di Capo Passero, in Sicilia, nel 1718. Lo scontro vede protagonisti la marina britannica contro quella spagnola. Gli inglesi ne escono vincitori. Questo episodio verrà menzionato nel romanzo, il motivo è dovuto a.... sta a voi scoprirlo!Qualche mese dopo questa battaglia, Inghilterra, Francia, Austria e Olanda si alleano e dichiarano guerra alla Spagna.Nel 1719 gli olandesi, aiutati dagli inglesi, conquisteranno la città di Messina. Altro episodio che verrà menzionato ne "La Caccia".James Skyrm è un personaggio di fantasia, il vero comandante della Royal Oak impegnata a Capo Passero era un tale di nome Thomas Kempthorne.Ne approfitto per fare una precisazione. Scrivo per dar sfogo alla fantasia, per sognare, per vivere avventure e per condividerle con i lettori. Non sono una storica, tuttavia faccio ricerche accurate prima di scrivere, perché sto attenta al contesto storico e cerco di non incappare in strafalcioni, anche se a volte succede. Amo i pirati e ho voluto un avventura ricca di azione e sentimento. Alcune avvenimenti saranno un po' sopra le righe, nella realtà difficilmente sarebbero potuti accadere. I romanzi di avventura, però, servono per evadere dalla routine, per vivere emozioni e situazioni impossibili nella realtà, per slegare gli ormeggi e per sognare. Sono conscia dei miei limiti, per questo non classificherò mai questi romanzi come storici. Ci sono scrittori con più conoscenze di me, che sono in grado di scrivere avventure e, allo stesso tempo, fornire un contesto storico e avvenimenti rispondenti alla realtà dei fatti. In conclusione, prendetemi per quella che sono. Un'inguaribile sognatrice a cui piace vivere sogni, forse anche impossibili.  Il mio intento e di donarvi qualche ora di fuga, di trasportarvi lontano.Infine, a chi critica dicendo che Scarlett non sarebbe mai potuta sopravvivere in una ciurma di soli uomini travestita da uomo, beh, consiglio di ricercare le biografie di Mary Read e di Anne Bonny. Belle o brutte, hanno vissuto a stretto contatto con gli uomini mantenendo il loro segreto. Mary addirittura nell'esercito britannico. Consiglio a riguardo i libri di Michela Piazza.Alla prossima, con altre curiosità sul romanzo in arrivo.Fania

Ps: ricordo che da giovedì 10 ottobre, è ripartita la mia rubrica "Il teschio e la penna- cultura contro corrente-, sul nuovo portale di Tcweb tv :http://www.ticweb.it

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