Ho già anticipato qualcosa su Facebook, ma è giusto parlarne qui, sul mio canale preferenziale.
Contravvenendo a una lunga serie di autoimposizioni, ho acquistato La caduta dei giganti, il nuovo libro di Ken Follett. Non potevo proprio non leggerlo, visto che ritengo Follett uno – se non l'unico – autore di bestsellers che ha conservato la bravura e l'eleganza nonostante i tanti anni di attività. Se non ricordo male iniziò a pubblicare libri nel 1974 (non ero ancora nato), con lo pseudonimo di Simon Myles.
Non ho letto tutto ciò che ho scritto (si parla di più di 30 libri), ma ciò che ho letto di suo l'ho sempre gradito. Questo La caduta dei giganti è primo volume della trilogia The Century, ma può essere letto anche in maniera autonoma, ossia slegato dai libri successivi. Citando una sinossi breve ed esaustiva trovata in Rete:
“La Caduta dei giganti prende le mosse alla vigilia dello scoppio della Prima guerra mondiale e della Rivoluzione russa. Un'opera epica, drammatica, ricca di colpi di scena, nella quale si intrecciano i destini di cinque famiglie - una tedesca, una russa, una americana, una gallese e una inglese. Sullo sfondo dei tragici eventi storici internazionali, Ken Follett racconta i drammi personali dei vari protagonisti: ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e volitive e, sopra tutto e tutti, le conseguenze della guerra per chi la fa e chi resta a casa.”
Ho letto le prime cento pagine (di ben 1008 totali!) senza fatica e senza accorgermene. Ho sofferto dal dover interrompere la lettura per mancanza di tempo. Non vedo l'ora di riprenderlo. A casa mia questo si chiama “romanzo riuscito”. Tra l'altro Follett, beato lui, è sostenuto da una campagna promozionale degna dei film hollywoodiani. Che sia la volta buona che gli italiani riusciranno a leggere qualcosa di decente, oltre la solita spazzatura?
Anyway, torniamo a quanto detto all'inizio, ossia che ho acquistato questo libro contravvenendo a una serie di regole che mi sono dato:
-
Mai spendere più di 15 euro per un libro (saggi a parte);
-
Mai prendere un libro tradotto in italiano, non se posso ordinarlo dall'estero in lingua originale con un sensibile risparmio di soldi;
-
Comprare meno libri Mondadori possibile, non tanto per protesta contro le note vicende giudiziarie che l'hanno favorativa, bensì perché troppo spesso Mondadori ha fatto scempi dei romanzi che ha proposto. Per esempio spezzettando un unico volume in due o tre parti, oppure scegliendo copertine ridicole e, non da ultimo offrendo di tanto in tanto traduzioni imbarazzanti (e qui mi viene in mente Terry Brooks...)
La caduta dei giganti costa 25 dannatissimi euro.
Se leggete in inglese, vi consiglio di ordinarlo qui: 13.99 euro, comprese le spese di spedizione, più un'utile cartina geografica dell'Europa del 1914, che nella versione italiana manca.
Non ho ancora trovato notizie relative alla versione ebook italiana (se qualcuno scopre qualcosa, lo scriva nei commenti). Tuttavia, considerando l'ottica ottusa e idiota con cui gli editori italiani stanno trattando gli ebook, non credo che ci sarà gran convenienza a comprarlo.
Quindi, concludendo: La caduta dei giganti ha i presupposti per essere uno splendido romanzo. Tuttavia vi chiedo di comprarlo altrove (oppure “procuratevelo”...) senza regalare 25 euro a Mondadori. Io purtroppo non ho avuto pazienza, ho ceduto a quello che viene chiamato shopping compulsivo, ma un po' me ne sono già pentito.
Non fate come me.
McNab di un universo parallelo in cui non ha smesso di comprare libri Mondadori