La caduta
Serie Harry Bosch
di Michael Connelly
Autore: Michael Connelly (Traduttrice: M. Castagnone)
Serie: Serie di Harry Bosch, 17
Edito da: Piemme (Collana: Narrativa)
Prezzo: 19,90 € – ebook 9,99 €
Genere: Thriller, Poliziesco
Pagine: 348 p.
Trama: Una nuova avventura per Harry Bosch, anzi due. Harry sa che nel giro di tre anni dovrà andare in pensione e questo lo rende inquieto, desideroso di concentrarsi al massimo sul lavoro. Il primo caso riguarda un maniaco sessuale di 29 anni il cui dna combacia con quello ritrovato sul cadavere di una ragazza uccisa ventun anni prima, quando lui di anni ne aveva solo 8. Dov’è l’errore? Quella stessa mattina, Bosch e il suo partner vengono convocati dal capo della polizia su una nuova scena del crimine: il figlio di un uomo politico è stato trovato morto sul marciapiede sottostante uno dei più famosi alberghi di Los Angeles, lo Chateau Marmont. Suicidio o omicidio? Nel corso delle indagini Bosch scoprirà che i due casi sono strettamente legati, come la doppia elica del dna, e che, sotto una superficie già di per sé allarmante, si nascondono risvolti impensabili e agghiaccianti.
Serie Harry Bosch:
Le recensioni ⇒ QUI
- 1992 – La memoria del topo (The Black Echo),
- 1993 – Ghiaccio nero (The Black Ice),
- 1994 – La bionda di cemento (The Concrete Blonde),
- 1995 – L’ombra del coyote (The Last Coyote),
- 1997 – Musica dura (Trunk Music),
- 1999 – Il ragno (Angels Flight),
- 2001 – Il buio oltre la notte (A Darkness More Than Night),
- 2002 – La città delle ossa (City of Bones),
- 2003 – Lame di luce (Lost Light),
- 2004 – Il poeta è tornato (The Narrows),
- 2005 – La ragazza di polvere (The Closers),
- 2006 – Il cerchio del lupo (Echo Park),
- 2007 – La città buia (The Overlook)
- 2008 – La Lista (The Brass Verdict)
- 2009 – Il Respiro del Drago (Nine Dragons)
- 2010 – La Svolta (con Mickey Haller)
- 2011 – La caduta
Hai ragione Harry, non è giusto. Per te contano tutti o non conta nessuno.
Gli anni stanno passando velocemente e per Harry si sta inesorabilmente avvicinando la temuta pensione. I capelli ingrigiti, la prestanza fisica in declino ed una figlia che crescendo, volente o nolente, è la conferma che gli anni d’oro ormai sono tramontati, Harry mantiene però un cervello ed un intuito sempre eccellenti.
Tornato ad occuparsi dei cosiddetti “cold case” nell’Unità Casi Irrisolti, si occupa con il collega Chu, di indagini su delitti che risalgono addirittura fino a cinquant’anni prima; un lavoro da veri certosini e lui ha un bisogno spasmodico di sentirsi ancora utile…
Voleva un nuovo caso. Aveva bisogno di un nuovo caso. Aveva bisogno di vedere l’espressione sul viso dell’assassino quando avrebbe bussato alla sua porta e gli avrebbe mostrato il tesserino, simbolo di una giustizia inattesa che reclamava il suo credito dopo tanti anni.
Era una sorta di dipendenza, una bramosia che non gli dava tregua.
Il caso che gli viene affidato è particolarmente spinoso: l’esame del dna, ormai possibile con l’attuale tecnologia, ha portato all’identificazione di un assassino assai improbabile: un bambino di 8 anni! Cosa potrà mai essere successo? Quale mistero si cela dietro un responso così inverosimile? Un errore umano? Un’indagine che ha tutte le caratteristiche di mettere alla prova Harry sotto tutti i punti di vista.
Ecco però che all’improvviso per Bosch il tranquillo scenario di lavoro cambia completamente: viene convocato urgentemente dal capo della polizia su una nuova scena del crimine dove è coinvolto il figlio di un uomo che, noi appassionati lettori delle vicende di Harry, conosciamo molto bene: il consigliere Irving, acerrimo nemico di Harry e della polizia in genere, ormai lanciato nella carriera politica.
Omicidio o suicidio? E, in ognuna delle due possibilità, quali sono state le cause? George Irving era all’apice della carriera, aveva una bella famiglia, disponibilità finanziarie di tutto rispetto, un lavoro in espansione… è difficile pensare che si possa essere suicidato.
Il Consigliere Irving ha sempre osteggiato Bosch con tutte le sue forze e con ogni mezzo ma conosce la tempra morale del detective e la sua tenacia. Vuole che Harry si occupi delle indagini perché sa che se c’è anche una sola possibilità di conoscere la verità, l’uomo che lui conosce non mollerà mai e lavorerà al caso con tutto l’impegno possibile.
Questo l’incipit del racconto che sarà pieno di colpi di scena e con un ritmo serrato da lasciare senza fiato. Indagini
Interessanti le caratterizzazioni di tutti i personaggi, come sempre sfaccettati e con un buon approfondimento psicologico; tenere le scene di Harry alle prese con la figlia adolescente, un rapporto padre/figlia fatto di complicità e di rispetto reciproco.
Un libro che consiglio sicuramente a chi già segue questa serie, ma anche a chi ama leggere un bel thriller pieno di sorprese e con una trama solida e razionale. Un romanzo capace di solleticare la curiosità di chi non conoscesse Harry Bosch e, magari, far decidere di iniziare a leggere tutta la serie…